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1 Mar [0:01]

HOMESTEAD - GARA
All'ultimo giro Hornish
batte il compagno Castroneves

Eccitante. Basta una sola parola per descrivere il primo appuntamento stagionale della Indycar disputato oggi sull'ovale rinnovato (il banking è passato da 6° a 20°) di Homestead Miami. Come da copione, la gara ha riservato emozioni a non finire e, come al solito, il suo migliore interprete è stato Sam Hornish. Il pilota americano scelto da Roger Penske per sostituire il ritirato Gil De Ferran, ha fatto subito capire al generale chi è il numero uno nel team. Lui. Le due ore di gara sono state combattutissime, ma quando è giunto il momento di tirare le somme, a dieci giri dal traguardo, il leader momentaneo Wheldon è stato spazzato via e davanti a tutti sono finite le due Dallara-Toyota biancorosse di Penske. Primo Castroneves, abile a sfruttare le incertezze del doppiato Herta in difficoltà tecnica, secondo Hornish. Sam ha affrontato le ultime tornate incollato agli scarichi della monoposto del compagno rivale non facendogli capire quale poteva essere il punto in cui avrebbe sferrato l'attacco. All'esterno o all'interno? Alla curva uno o alla tre? Hornish si nascondeva e di tanto in tanto si faceva vedere nello specchietto di sinistra o in quello di destra della Dallara di un nervoso, ma velocissimo, Castroneves che fra sè e sè rimpiangeva certo di non avere più come compagno di team il pacioso De Ferran. Ultimo giro: le due Dallara di Penske transitano davanti ai box incollate, Castroneves sta per spostarsi verso sinistra per impostare la prima curva quando Hornish, con una manovra coraggiosa che ha fatto sobbalzare il cuore a tutti i presenti, si è buttato all'interno. Con decisione, tenendo giù. Helio è rimasto sorpreso, ha tentato di resistere all'esterno, ma Sam non ha concesso sconti. Alla curva tre Castroneves era dietro, battuto. La vittoria di Hornish va ben al di là del semplice successo nella gara di Miami. Sam voleva far capire al team Penske che è lui, il nuovo arrivato, il numero uno e non Castroneves per meriti acquisiti nel passato. Era importante sottolinearlo con una prestazione da duro, da pilota con le palle. Quel sorpasso rimarrà impresso a lungo nella mente dei componenti del team Penske...
Al terzo posto si è piazzato Wheldon. L'inglese di Andretti è sempre stato nelle prime posizioni, si è trovato al comando al 185° giro dei 200 in programma, ma non ha saputo resistere al duo di Penske. Quarto, a sorpresa, Takagi. Il giapponese è emerso nei giri finali con abilità. Scheckter, quinto, per tutta la corsa è sembrato l'unico pilota in grado di tenere testa a Hornish e Castroneves. Li ha impegnati a lungo, ma non ha avuto il guizzo finale.

La cronaca
Al via Rice dalla pole parte come un razzo seguito da Scheckter. Al decimo giro Rice è sempre primo, poi c'è Hornish risalito di gran carriera dalla settima posizione di partenza, terzo Scheckter poi Herta, Franchitti, Wheldon, Kanaan, Barron e Dixon. Al 20° giro Castroneves, un po' lento nel recupero, raggiunge Franchitti; i due percorrono sette giri affiancati. Al 30° passaggio Rice guida davanti a Hornish, Scheckter, Castroneves, Franchitti, Dixon, Kanaan, Wheldon, Herta, Taylor. Al 32° giro luci gialle per sporcizia in pista. Dopo due passaggi si apre la pit-lane e tutti rientrano per il primo pit-stop. Carpenter spegne il motore e perde un giro. Hornish è il nuovo leader seguito da Castroneves, Scheckter, Dixon. Un lento pit fa precipitare nelle retrovie Rice. Al restart dalla gialla, Dixon supera Scheckter, ma è di nuovo gara congelata per l'incidente del rookie Taylor che perde il controllo della Dallara-Chevrolet Panther/Menard tra la curva tre e la quattro. Si riprende al 48° giro con Dixon che sorprende Hornish e Castroneves. Al 60° giro sono di nuovo le due Penske a precedere tutti di un paio di secondi; terzo è Kanaan poi Dixon, Scheckter, Buhl, Wheldon, Herta, Franchitti, Takagi. La battaglia tra Hornish e Castroneves è dura così come quella tra Scheckter e Kanaan. Dixon si lancia all'inseguimento dei piloti Penske e li raggiunge al 78° giro. Dopo tre passaggi Scheckter è il primo a fermarsi per il secondo pit-stop seguito da Herta e Kanaan. Poco dopo è Dixon a imboccare la lunga corsia che porta alla pit-lane. Il campione 2003 è troppo veloce, perde il controllo della sua G Force-Toyota fa un testacoda e va a sbattere con il posteriore contro le gomme e l'inizio del muretto box. Cinque metri più in là e sarebbe finito in pista, come Zanardi... Dunque, di nuovo luci gialle. Quando la corsa riprende, Matsuura, superato all'esterno da Franchitti, si sposta leggermente verso destra, quel tanto che basta per urtare lo scozzese e spedirlo contro il muro. Ancora gialle. Il restart è al 120° giro; Wheldon è in testa davanti al ritrovato Rice, poi Buhl. Ma dopo dieci tornate è Barron a finire contro il muro dopo aver ricevuto una poco sportiva "sportellata" da Manning. Sarà l'ultima gialla. Al 160° giro Scheckter è primo con Hornish alle spalle, poi Sharp, Buhl e Castroneves. Al 163° giro altro brivido. Carpenter percorre la corsia di rientro ai box troppo velocemente e quando è ora di affrontare l'ultima piega a sinistra capisce che non ce la può fare. Piuttosto che imitare Dixon va dritto sull'erba e rientra in pista rischiando grosso. Da quelle parti in quel momento passava il solo Foyt. Poi, le battute conclusive.

L'ordine di arrivo, domenica 29 febbraio 2004

1 - Sam Hornish (Dallara-Toyota) - Penske - 200 giri
2 - Helio Castroneves (Dallara-Toyota) - Penske - a 0"069
3 - Dan Wheldon (Dallara-Honda) - Andretti/Green - a 1"645
4 - Toranosuke Takagi (Dallara-Toyota) - Nunn - a 1"742
5 - Tomas Scheckter (Dallara-Chevrolet) - Panther - a 2"024
6 - Darren Manning (G Force-Toyota) - Ganassi - a 4"668
7 - Buddy Rice (G Force-Honda) - Rahal - a 5"566
8 - Tony Kanaan (Dallara-Honda) - Andretti/Green - a 5"750
9 - Scott Sharp (Dallara-Toyota) - Kelley - a 6"788
10 - Robbie Buhl (Dallara-Chevrolet) - Dreyer&Reinbold - a 7"672
11 - Kousuke Matsuura (G Force-Honda) - Suzuki/Fernandez - a 11"592
12 - Ed Carpenter (Dallara-Chevrolet) - Cheever - a 21"482
13 - Bryan Herta (Dallara-Honda) - Andretti/Green - a 1 giro
14 - Greg Ray (G Force-Honda) - Access - a 1 giro
15 - Anthony Foyt (Dallara-Toyota) - Foyt - a 10 giri

Ritirati
39° giro - Taylor - incidente
87° giro - Dixon - incidente
104° giro - Franchitti - incidente
126° giro - Barron - incidente