Massimo CostaArriverà questo fine settimana l'annuncio della Mercedes riguardante l'ingaggio di George Russell? Oppure dopo Monza? Se Toto Wolff e compagnia hanno scelto il silenzio in questi ultimi due mesi per lasciare tranquillo Valtteri Bottas, beh, forse non hanno fatto che peggiorare la situazione perché il buon finlandese mai come in queste ultime gare non ha offerto buone prestazioni e su di lui si scatenano ogni volta domande sul suo futuro che di certo non lo rendono sereno. Meglio togliersi il dente dolente fin da subito no?
Russell nella conferenza stampa pre GP di Olanda si è finalmente sbilanciato: “Prima di Spa mi è stato detto dove correrò il prossimo anno, non voglio mentirvi, però questo è tutto quanto posso dirvi”. Ed ha aggiunto: "Hamilton? È il numero uno, avere la possibilità di lavorare con lui sarebbe un’opportunità enorme, da non lasciarsi scappare”. Russell ha poi speso due parole per Kimi Raikkonen, che a fine stagione lascerà la F1: "“La prima volta che ho parlato con lui? Vi dico solo che la conversazione è finita con lui che mi ha strizzato i capezzoli. Kimi è davvero uno fatto a modo suo, ma è stato una leggenda, ci mancherà molto”.
E poco dopo è arrivata l'incoronazione di Hamilton, il quale non ha mai nascosto la propria volontà nell'avere ancora al suo fianco Bottas. Ma ormai, anche Lewis ha capito che non sarà così e si è adeguato: "George è un bel pilota, il giro di qualifica che ha fatto a Spa è stato incredibile, è un ragazzo umile e ha un ottimo approccio al lavoro, in più il fatto che sia britannico aiuta nella comunicazione. Non è un mistero che sono un fan di Bottas, che in questi anni mi ha aiutato molto, anche perché non vinci i mondiali da solo, però Russell è il futuro e potrà continuare a crescere. George conosce parte del team, ha avuto un assaggio a Sakhir 2020, ma ora con Bottas dobbiamo pensare al Mondiale 2021”.
Hamilton ha poi accennato ai tifosi olandesi, che potrebbero non essere troppo carini con lui dopo l'incidente di Silverstone. E curiosamente, o provocatoriamente, oggi si era presentato in circuito con un completo arancione, i colori nazionali dell'Olanda: "Credo che l'arancione mi stia bene, non trovate? E' normale aspettarsi un’atmosfera difficile a Zandvoort, anche se io non andrei a un evento pensando di tifare contro qualcuno, ma comprendo i fischi. E poi magari ci sarà anche qualcuno che tifa per me, magari in un angolino dell’autodromo. Credo che il pubblico dia sempre energia. A Silverstone non ho sentito i britannici fischiare Max, ma non ne faccio questioni”.