Jacopo RubinoDTM o demolition derby? Ce lo siamo chiesti dopo un avvio folle di gara 1 a Hockenheim, tappa conclusiva della stagione: se in questi mesi si è discusso più volte degli standard di guida di alcuni piloti, la lezione non sembra essere stata imparata ponendo in pessima luce l'intera categoria. E questo mette in secondo piano persino una sfida per il titolo che si fa imperdibile in vista di domani. Lucas Auer ha vinto, portandosi a -2 da Sheldon van der Linde, capace però di rimontare fino al secondo posto dopo essere partito 18esimo per una penalità in griglia di 10 caselle rimediata al termine delle qualifiche. In lizza restano pure René Rast e per un singolo punticino, il nostro Mirko Bortolotti.
Ma andiamo all'inizio, con il violento botto che ha subito visto protagonista Arjun Maini nella lunga piega di curva 3, a causa di un contatto con Maro Engel che in frenata si è poi toccato con Kelvin van der Linde. Il sudafricano ha sofferto il dechappamento della gomma posteriore destra, con la carcassa volata in mezzo al gruppo colpendo la BMW del fratello Sheldon. La safety car è stata all'opera per sei giri, prima della ripartenza nella solita modalità "Indy" su doppia fila: il DTM ne fa un vanto per lo spettacolo, ma si conferma fonte di disastri.
Già in curva 1 un crash multiplo ha coinvolto in diversi modi sette macchine. Peggio di tutti è andata a Rolf Ineichen, che ha picchiato forte dopo essere stato centrato da Marius Zug (foto sotto). Era già una situazione per richiamare al volo la safety-car, ma i 45" di ritardo sono bastati per assistere a una scena quasi apocalittica in curva 8: Thomas Preining e David Schumacher si sono agganciati tirando dritti a muro, mentre dall'altro lato Dennis Olsen è stato urtato da Feller per impattare così forte con le barriere da perdere il motore, rimasto in mezzo alla pista dopo una grande fiammata, e colpito dalla Ferrari Nick Cassidy. Altro che safety car, ci è voluta la bandiera rossa. Philipp Eng, che si è ritrovato in mezzo al caos, ha ammesso: "Per la prima volta in carriera mi sono spaventato".
Per fortuna, tutti i piloti sembrano star bene, dopo i controlli di routine al centro medico, ma Ineichen è stato trasportato in ospedale via elicottero per ulteriori verifiche. Anche Preining è apparso quantomeno dolorante. L'austriaco, così come il compagno di marca Olsen, non sembrano però in grado di poter disputare gara 2, guardando a come sono conciate le loro Porsche. Una cosa, almeno, possiamo dirla: le vetture GT3 si sono rivelate molto robuste. Il tutto è avvenuto, combiazione, nel weekend in cui è assente il boss del campionato Gerhard Berger, rimasto a casa dopo aver contratto il COVID-19.
Dopo quaranta minuti di attesa, con l'asfalto da sgombrare e pulire da olio e detriti vari, la corsa è ripartita con 17 superstiti su 27, e animi senza dubbio più calmi. Alla fine ha vinto il poleman Auer, che dopo essere stato braccato a lungo da Marco Wittmann, in chiusura si è trovato alle calcagna il leader della generale van der Linde, venuto su dalle retrovie (al primo giro, comunque, era già ottavo). Tutti e tre al penultimo giro hanno superato Dev Gore, che ha sbagliato la frenata al tornantino: meglio così, perché avremmo rischiato di vedere un podio sub judice e di avere ulteriori controversie. L'americano del team Rosberg, infatti, aveva compiuto la sosta ai box prima dell'interruzione, ma bisognerà capire se è avvenuta dentro alla finestra obbligatoria. Altrimenti, la penalità sarà inevitabile.
Bortolotti ha ritardato il suo cambio gomme fino al giro 18, comandando il gruppo per qualche tornata, ma una sosta lenta (13"5) lo ha fatto scivolare dietro a sette rivali diretti. Il trentino ha poi rimediato con i sorpassi a Nico Muller e Luca Stolz, salendo settimo, ma non è riuscito a mettersi dietro Eng. Quinto invece Rast.
Sabato 8 ottobre 2022, gara 11 - Lucas Auer (Mercedes) - Winward - 30 giri 1'34'18"676
2 - Sheldon van der Linde (BMW) - Schubert - 0"681
3 - Marco Wittmann (BMW) - Walkenhorst - 1"907
4 - Dev Gore (Audi) - Rosberg - 3"099
5 - René Rast (Audi) - Abt - 5"053
6 - Philipp Eng (BMW) - Schubert - 5"849
7 - Mirko Bortolotti (Lamborghini) - Grasser - 6"296
8 - Nico Muller (Audi) - Rosberg - 9"324
9 - Luca Stolz (Mercedes) - HRT - 14"350
10 - Maximilian Buhk (Mercedes) - Mucke - 19"652
11 - Maro Engel (Mercedes) - GruppeM - 20"105
12 - Kelvin van der Linde (Audi) - Abt - 21"259
13 - Felipe Fraga (Ferrari) - AF Corse - 21"822
14 - Christian Engelhart (Porsche) - SSR - 22"486
15 - Maximilian Gotz (Mercedes) - Winward - 31"218
16 - Leon Kohler (BMW) - Walkenhorst - 41"545
Giro più veloce: Sheldon van der Linde 1'38"369
Ritirati20° giro - Alessio Deledda
7° giro - Nick Cassidy
7° giro - Ricardo Feller
7° giro - Thomas Preining
7° giro - David Schumacher
7° giro - Dennis Olsen
7° giro - Mikael Grenier
7° giro - Clemens Schmid
7° giro - Rolf Ineichen
7° giro - Marius Zug
1° giro - Arjun Maini
Il campionato1.S.van der Linde 149 punti; 2.Auer 147; 3.Rast 128; 4.Bortolotti 121; 5.Preining 116; 6.Stolz 106; 7.Muller 97; 8.Olsen 89; 9.K.van der Linde 80; 10.Gotz 74