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5 Feb [11:22]

IGTC – 12 Ore di Bathurst
Vittoria al cardiopalma per Mercedes

Michele Montesano

Con il trionfo nella 12 Ore di Bathurst Jules Gounon, Luca Stolz e Kenny Habul hanno aperto la stagione 2023 dell’Intercontinental GT Challenge. L’equipaggio Mercedes del SunEnergy 1 Racing ha così bissato il successo ottenuto lo scorso anno sul tracciato di Mount Panorama. Protagonista assoluto Gounon che, dopo aver vinto la 24 Ore di Daytona la scorsa settimana, ha conquistato la terza vittoria di fila diventando il pilota più vincente di sempre, assieme a John Bowe, nella 12 Ore di Bathurst.

Finale tiratissimo con il podio racchiuso in meno di un secondo e mezzo. La Mercedes del SunEnergy 1 (nella foto sotto) ha infatti chiuso davanti la Porsche di Matt Campbell, Mathieu Jaminet e Thomas Preining per appena 9 decimi. Terzo posto per la Mercedes GrouppeM del poleman Maro Engel assieme a Raffaele Marciello e Mikaël Grenier. Fin dalle prime sessioni del fine settimana, le Mercedes AMG GT3 sono apparse le vetture più performanti del lotto tanto che Engel, nello Shootout delle qualifiche, ha stabilito il nuovo record della pista fermando il cronometro a 2’00”881. Per cercare di equilibrare i valori in campo, le GT tedesche sono state ‘caricate’ di ulteriori 10 kg, ma la musica non è di certo cambiata.



Se l’avvio di gara ha visto la Mercedes del GrouppeM Racing guidare saldamente le operazioni, allo scoccare della sesta ora è uscita allo scoperto la vettura gemella del SunEnergy 1. Un’ottima strategia, attuata in regime di safety car a seguito dello scontro fra la Mercedes del Valmont Racing e l’Audi del Supabarn MPC, ha permesso a Gounon di balzare al comando seguito dalla Porsche di Jaminet e dalla Mercedes di Marciello. La lotta è entrata così nel vivo con i primi tre che si sono avvicendati al vertice per via delle differenti strategie.



Risalito in seconda posizione, Marciello (nella foto sopra) ha incrociato le armi contro Stolz a tre ore dalla bandiera a scacchi. L’Italo svizzero ha quindi preso le redini della corsa, non appena il tedesco è rientrato ai box, cercando di incrementare il margine sulla Porsche di Jaminet. Ma negli ultimi 90 minuti si deciso l’esito della gara. La Mercedes del GrouppeM è stata costretta dalla direzione gara a rientrare ai box per sostituire il transponder danneggiato. La lunga sosta ha fatto scivolare Engel al secondo posto permettendo a Gounon di passare al comando. Il tedesco ha tentato una rimonta furiosa culminata con il disperato attacco alla curva The Chase. A 45 minuti dal termine, le due Mercedes si sono agganciate finendo nella ghiaia. Fortunatamente nessun danno per entrambe le vetture ma Engel, colpevole di aver causato il tamponamento, è stato sanzionato con un drive-through scivolando in terza posizione.

Dopo essersi sincerato che tutto funzionasse per il meglio, Gounon ha dovuto fare i conti con l’ultimo assalto di Campbell. Il pilota della Porsche ha cercato di limare il divario sulla Mercedes del francese senza, però, mai provare realmente una manovra di sorpasso. Gounon ha quindi tagliato il traguardo precedendo di appena 9 decimi la Porsche di Campbell (nella foto sotto). Nonostante il minor numero di soste, 9 contro le 13 dei vincitori, l’equipaggio del Manthey non è riuscito a tenere il passo delle Mercedes.



Quarto posto per la BMW M4 del Team WRT. Dries Vanthoor, Charles Weerts e Sheldon van der Linde hanno chiuso a pieni giri approfittando della penalità inflitta alla Mercedes, per aver regolato l’alettone posteriore con l’ausilio di un utensile non conforme, di Shane van Gisbergen, Broc Feeney e Maximilian Götz. Se nella prima metà di gara le GT della Casa bavarese hanno stabilmente occupato la top 5, nelle ore più calde hanno mostrato dei segni di cedimento.

Ottimo il debutto di Valentino Rossi (nella foto sotto) sul circuito australiano. Il centauro di Tavullia, assieme ad Augusto Farfus e Maxime Martin, si è costantemente migliorato conquistando il sesto posto assoluto. A rallentare la BMW numero 46 ci ha pensato però l’accumulo di carbonio, proveniente dai freni, che ha coperto i fanali posteriori. La direzione gara ha quindi costretto il Team WRT a richiamare ai box la vettura per pulire il retrotreno della M4 GT3, operazione che si è svolta nel garage costando ulteriore tempo.



Settimo posto, e vittoria di classe ProAm, per l’Audi R8 di Liam Talbot, Fraser Ross e Chaz Mostert. L’equipaggio dello Sportsber MPC ha guadagnato il comando di classe nell’ultima ora ai danni della gemella del The Bend Motorpsort Park, costretta ad una sosta supplementare per noie ai freni. Ottavo posto per la Mercedes Craft-Bamboo Racing del campione in carica Daniel Juncadella in equipaggio con Nicky Catsburg e Philip Ellis. La vittoria di classe Silver dell’Audi di Andrew Fawcett, Daniel Gaunt e Dylan O’Keeffe ha mitigato solo in parte il repentino ritiro della R8 GT3 di classe Pro di Mattia Drudi, Christopher Haase e Patric Niederhauser. Nulla da fare anche per la Lamborghini Huracan del Wall Racing, costretta ad alzare bandiera bianca al settantesimo giro a seguito di un contatto a muro.

Domenica 5 febbraio 2023, gara

1 - Gounon-Stolz-Habul (Mercedes AMG) - SunEnergy 1 - 323 giri in 12h00'40"119
2 - Jaminet-Campbell-Preining (Porsche GT3) - Manthey - 0"926
3 - Marciello-Grenier-Engel (Mercedes AMG) - GruppeM - 1"417
4 - Vanthoor-Weerts-van der Linde (BMW M4) - WRT - 44"745
5 - Goetz-van Gisbergen-Feeney (Mercedes AMG) - Supercheap - 1 giro
6 - Rossi-Farfus-Martin (BMW M4) - WRT - 1 giro
7 - Ross-Mostert-Talbot (Audi R8) - Sportsbet MPC - 2 giri
8 - Juncadella-Catsburg-Ellis (Mercedes AMG) - Craft Bamboo - 2 giri
9 - Mies-Feller-Shahin (Audi R8) - Bend MPC - 3 giri giri
10 - Whincup-Stanaway-Ibrahim (Mercedes AMG) - Boost Mobile - 4 giri
11 - Love-Bates-Reynolds (Mercedes AMG) - Makita - 7 giri
12 - O'Keeffe-Gaunt-Fawcett (Audi R8) - Myland IMS - 7 giri
13 - Holdsworth-Fiore-Cini (Audi R8) - Hallmarc MPC - 7 giri
14 - Hunt-Poulakis-Hui-Tse (Mercedes AMG) - M'Sport - 13 giri
15 - Harrison-Crampton-Ojeda-Wood (Audi R8) - MMotorsport - 14 giri
16 - Webb-T.Koundouris-J.Koundouris-Russell (Audi R8) - Supabarn MPC - 22 giri
17 - Currie-Donaldson-Taunton (Mazda Marc I) - MRA - 39 giri

Ritirati
Vervisch-Golding-Schumacher (Audi R8) - Fuchs
Pancione-Griffith-Schiller (Mercedes AMG) - Nineteen
Davison-Lowdnes-Emery-Taylor (Mercedes AMG) - Taylor
Cameron-Padayachee-Zalloua-Pires (Mercedes AMG) - Valmont
Wall-Denyer-D'Alberto-Deitz (Lamborghini Huracan) - Wall
De Pasquale-B.Grove-S.Grove (Porsche GT3) - Grove
Drudi-Niederhauser-Haase (Audi R8) - Bend MPC