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23 Ago [0:17]

IL CASO
Dubbi sul cambio gomme
nella seconda gara di Istanbul

Hanno infranto il regolamento le squadre che hanno sostituito i quattro pneumatici durante la seconda corsa di Istanbul della GP2? Questo il grande dubbio emerso alla conclusione della gara sprint vinta da Heikki Kovalainen. Enrique Scalabroni del team BCN aveva le sue Dallara-Renault al primo e secondo posto. Mentre tutte le altre 22 vetture entravano ai box per montare le gomme slick al posto delle rain, rese indispensabili per la pioggia caduta mentre le monoposto erano sulla griglia di partenza, Hiroki Yoshimoto ed Ernesto Viso hanno proseguito con le coperture da bagnato perdendo otto secondi al giro e venendo superati a tre tornate dal termine dagli altri piloti. Scalabroni ci spiega quel che è accaduto: "Quando ho visto che Pantano aveva tolto le rain per montare le gomme slick sono rimasto stupito. La prima cosa che ho pensato è che al giro seguente gli avrebbero dato la bandiera nera. Poi ho notato che altri hanno effettuato la stessa operazione e che la direzione gara non faceva nulla. Ero scioccato. E vi spiego il perché. Il regolamento dice che nella seconda gara sprint è vietato sostituire gli pneumatici. Soltanto in caso di pericolo un pilota può fermarsi ai box per cambiare una o più gomme. Ma domenica mattina non vi era alcuna situazione di pericolo se non prima della partenza quando, appunto, ci è stato permesso di mettere le rain al posto delle slick. I tecnici Bridgestone mi avevano chiaramente detto che le loro coperture da bagnato potevano tranquillamente resistere fino al traguardo anche nel caso la pista fosse divenuta asciutta. Quindi non vi era ragione di montare nuovamente le slick. Chi lo ha fatto è stato soltanto per migliorare le proprie performance, come ha confermato il cronometro, non certo per evitare un pericolo imminente. Se così fosse stato, gli uomini Bridgestone ci avrebbero fatto presente che le loro gomme potevano creare problemi, ma questo non si è verificato".
Che fare dunque? Scalabroni prosegue: "Non ho presentato reclamo perché non sono il tipo che vuole creare del caos. Ma esigo delle spiegazioni. Ho parlato con un delegato tecnico della FIA e con Nicolas Todt del team ART il quale mi ha detto che in effetti il regolamento non parla chiaro in merito".
A confermare che non vi erano condizioni di pericolo è stato anche, involontariamente, Ivone Pinton del team Durango che in diretta televisiva, mentre la gara era in svolgimento, aveva affermato che avrebbe richiamato al più presto ai box i suoi piloti Piccione e Monfardini perché la pista si stava asciugando e quindi sperava di trarre un guadagno dalla sua strategia anticipata rispetto ad altre squadre. Quindi, un motivo di performance e non di allarme ha indotto Pinton a cambiare le gomme delle sue macchine.
Paolo Coloni si è detto perplesso di quanto avvenuto, ma ha dato una sua spiegazione al mancato intervento della direzione gara: "Indubbiamente quello che dice Scalabroni è vero. Tutti hanno cambiato le gomme, noi compresi, perché la pista si stava asciugando ed era naturale farlo per migliorare le prestazioni in pista e non per un imminente pericolo. Ma ritengo che montando le rain prima del via per ovvi motivi, in quanto iniziava a piovere, si era creato un fatto eccezionale e con il ritorno alle slick si è ripristinata la normalità. Sono però d'accordo che serve maggiore chiarezza su questo punto ambiguo".

Nella foto, i meccanici di Negrao stanno togliendo le rain per montare le slick nella seconda gara di Istanbul.

Massimo Costa
RS Racing