13 Giu 2013 [18:36]
IL CASO
Perez: 'Se ci provo, l'altro si sposti'
Dove inizia il confine del sorpasso pulito
Massimo Costa
"Tu sai con quale pilota puoi rischiare di più. Sorpassare a Monaco è un azzardo, iniziata la manovra non puoi cambiare idea. E se lo fai devi aspettarti che l'altro ti lasci spazio. Raikkonen non l'ha fatto. La pensa così anche Whiting. Ma è il passato, dato che quei piloti avrebbero più da perdere di me, non cambierò il mio approccio".
Queste sorprendenti, e in un certo senso arroganti, parole sono state rilasciate da Sergio Perez alla Gazzetta dello Sport. Il pilota messicano della McLaren è tornato sull'episodio di Montecarlo, quando all'uscita del tunnel, pur essendo in ritardo, ha tentato comunque di affiancare Raikkonen all'interno della staccata per la successiva variante. Finendo per urtare la Lotus. A quanto pare, Perez ritiene che se un pilota inizia una manovra, seppur esagerata, di sorpasso, deve essere il collega ad avvedersi di quel che sta accadendo. E non il contrario. Traduzione: "Io mi butto dentro anche se so che è impossibile affrontare poi la curva, se l'altro chiude è colpa sua". Come dire, che in una partita di calcio se un difensore sgambetta da dietro un attaccante, la colpa è di quest'ultimo che non lo ha evitato.
Un ragionamento a dir poco... poco sportivo e che va contro quelli che sono sempre stati i normali canoni del rispetto, del sorpasso vero, del sorpasso coraggioso. La cosa grave, a nostro avviso, è che Perez sottolinea come siano gli altri, ovvero i piloti che si giocano il titolo iridato, a dover stare attenti alle sue intemperanze. Perché hanno tutto da perdere. Parole sicuramente pesanti e che non passeranno inosservate dalle parti di Fernando Alonso, Sebastian Vettel, Lewis Hamilton e compagnia.
Un'altra cosa che suscita interrogativi è la posizione della FIA, ovvero di Charlie Whiting, che a sentir Perez giustifica l'azione tardiva di un sorpasso. È la famosa regola della ruota anteriore affiancata a quella posteriore che da sempre nel motorsport è stata catalogata come tardivo ed errato tentativo di sorpasso o più brutalmente, speronamento. Atto sempre punito (a svantaggio del pilota che tenta il sorpasso azzardato) dai commissari sportivi, dal karting alla F.1. Possibile che la FIA ora accetti, in nome dell'aumento dei numeri dei sorpassi, che un pilota in netto ritardo all'interno di colui che lo precede, possa avere il diritto di portare favorevolmente a termine l'operazione? Se così è, aspettiamoci gare al massacro in ogni categoria...
Nella foto, Sergio Perez al limite (Photo 4)