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11 Ago [18:16]

Il CIVM dopo Reventino: il sorpasso

Gianluca Marchese

Per la prima volta c'è la Norma M20 Fc Zytek di Faggioli in testa alla classifica del CIVM 2014. Il campione in carica, che ritrova la testa dopo quasi un anno, ha completato una lunga rimonta sul rivale Merli e l'Osella PA2000 Honda, ma le cifre della 16^ Cronoscalata del Reventino, nona del Tricolore Montagna in Calabria, fanno capire che il bello viene davvero ora con le tre finali di Gubbio, Rieti e Pedavena. Intanto la battaglia è stata serratissima. Per aggiudicarsi la quinta personale nella cronoscalata di Lamezia Terme Faggioli ha dovuto sfoggiare una super gara-1, con Merli rimasto ad appena mezzo secondo ma capace di rifarsi in gara-2 per un decimo, conquistando punti pesanti che, nonostante la perdita della leadership, lo tengono a sole 2,5 lunghezze dal toscano della Norma.

Uno a uno e palla al centro, sembra dire il Reventino. La solita “resistenza” del trentino (le cui nuove gomme Avon, altro elemento del pacchetto da tenere d'occhio, sembrano ormai calzare a meraviglia la PA2000) e la consueta dedizione di Faggioli, che mai si è arreso dopo un inizio tricolore da inseguitore, ruolo al quale era ben poco abituato, hanno fatto sì che, in pratica, a fine agosto il CIVM ripartirà da capo.

IL RITORNO DI MAGLIONA

Mentre Scola e l'altra PA2000 rappresentano la certezza della terza forza del Tricolore, il gruppo CN è ormai in fiamme. Come per Faggioli-Merli, anche se qui sono entrambi su una PA21 Evo, anche Magliona e Iaquinta si sono divisi la posta (e anche qui quest'ultimo per un solo decimo in gara-2!), fattore che mantiene il padrone di casa calabrese in testa al gruppo. Ma il campione in carica, proprio nella gara più vicina a Iaquinta, dopo i guai di Trento e Fasano ha ritrovato il sorriso e soprattutto il potenziale dell'Osella gestita dal Team Faggioli andando a vincere l'aggregata di categoria e sfiorando il proprio record del tracciato in gara-1. La rincorsa di Magliona al quinto scudetto della carriera resta dunque aperta e al Trofeo Fagioli approderà un altra grande sfida per entrambi. Una nota a margine la merita, per un altro sorprendente podio CN, Giuseppe Corona: il giovane catanese della Cubeda Corse è alla prima stagione con i prototipi e continua a migliorarsi al volante di una PA21/S un po' datata ma che continua ad avvicinarsi ai big.

GIULIANI LANCIA...TO

Anche l'E1 Italia promette scintille nelle finali. In Calabria Giuliani ha riscattato in pieno Fasano grazie a una perentoria doppietta. Il bolognese, anche approfittando del feeling tra il tecnico tracciato lametino e la Lancia Delta, ormai tallona il leader Nappi, che però è soddisfatto di un terzo e un secondo posto ottenuto su un percorso invece non ottimale per la vluminosa Ferrari 550. In classifica i due sono divisi di appena 1,5 punti. In un gruppo sempre pieno di colpi di scena c'è però il terzo incomodo, perché sarà della partita anche Gramenzi, mai domo dopo il secondo posto di gara-1 e nonostante in gara-2 un inconveniente all'impianto frenante l'abbia costretto a parcheggiare l'Alfa 155 Dtm già alla postazione 4.

LEADER “SILENZIOSI”

Tra le Gran Turismo e le monoposto mancavano i capoclassifica Ragazzi e Bottura. Ma se in E2/M nessuno ha scalfito la graduatoria, vista la contemporanea assenza di Leogrande, in GT la corsa al titolo è stata riaperta, perlomeno in parte, dalla doppietta di Cannavò, che ha portato a quattro le vittorie stagionali in singole salite di gara della Lambo Gallardo by Eurotech Engineering. A Gubbio, comunque, la rivale Ferrari 458 di Ragazzi ci sarà e potrebbe già mettere il sigillo definitivo. L'alfiere Superchallenge, comunque, non è rimasto a guardare: il driver veneto ha infatti saltato il Reventino per presentarsi al concomitante Nevegal, prova di TIVM dove ha colto l'ennesimo successo 2014.

LA PRIMA FINALE

Annunciando grandi bagarre per i titoli, ecco il Trofeo Fagioli nel weekend del 24 agosto in Umbria. La prima finale tricolore ha svelato l'edizione 49 in cui sfrutterà un quartier generale tutto nuovo nel complesso di San Benedetto, che dopo Memorial Barbetti e premiazioni 2013 sarà cuore pulsante dell'evento ospitandolo completamente, direzione gara e verifiche comprese. Valido anche per il TIVM, si corre sul percorso di 4150 metri da Gubbio a Madonna della Cima, tracciato che attraversa il noto sito geologico della Gola del Bottaccione (il cui museo ha sede proprio al San Benedetto). La gara è aperta ad auto moderne, vso e storiche: iscrizioni fino a lunedì 18 agosto alle ore 24 (modulo su www.trofeofagioli.it).

Nella foto, Faggioli (Foto Moretti)

Classifica assoluta

1. Faggioli (Norma M20 Fc Zytek) in 5’14”03; 2. Merli (Osella PA2000 Honda) a 0”34; 3. Scola (Osella PA2000 Honda) a 14”99; 4. Magliona (Osella PA21 Evo Honda) a 28”72; 5. Iaquinta (Osella PA21 Evo Honda) a 30”18; 6. Cassibba (Wolf-Clw Mugen) a 37”87; 7. Corona (Osella PA21/S Honda) a 38”83; 8. Lombardi (Radical RS4 Suzuki) a 43”70; 9. Ferragina (Elia Avrio Evo Suzuki) a 45”10; 10. Conticelli F. (Osella PA21 Evo Honda) a 46”44.

Gara-1: 1. Faggioli (Norma M20 Fc) in 2’36”09; 2. Merli (Osella PA2000) a 0”51; 3. Scola (Osella PA2000) a 7”65; 4. Castiglione (Tatuus F.Master) a 13”83; 5. Magliona (Osella PA21 Evo) a 14”05; 6. Iaquinta (Osella PA21 Evo) a 15”61; 7. Conticelli V. (Osella PA30) a 17”06; 8. Cassibba (Wolf-Clw) a 19”37; 9. Corona (Osella PA21/S) a 20”11; 10. Conticelli F. (Osella PA21 Evo) a 21”37.

Gara-2: 1. Merli (Osella PA2000) in 2’37”77; 2. Faggioli (Norma M20 Fc) a 0”17; 3. Scola (Osella PA2000) a 7”61; 4. Iaquinta (Osella PA21 Evo) a 14”74; 5. Magliona (Osella PA21 Evo) a 14”84; 6. Cassibba (Wolf-Clw) a 18”67; 7. Corona (Osella PA21/S) a 18”92; 8. Lombardi (Radical SR4) a 22”14; 9. Ferragina (Elia Avrio Evo) a 23”23; 10. Maccarrone (Gloria CP7) a 24”23.

Classifica dei gruppi. Racing Start: 1. Aceto (Honda Civic Type-R) in 7’29”11; 2. Liuzzi (Renault New Clio) a 1”19; 3. Urso (Citroen Saxo Vts) a 1”43; 4. Loconte (Peugeot 106) a 1”46; 5. Martelli (Peugeot 106) a 1”82. RS turbo: 1. Montanaro (Mini Cooper S) in 7’09”31; 2. Marchesani (VW Polo 6R) a 6”65; 3. De Matteo (Mini Cooper S) a 8”77; 4. Frascati (Mini Cooper S) a 28”61; 5. Cimbali (Fiat 500 Abarth) a 37”34. Gr. N: 1. Hafner (Mitsubishi Lancer Evo) in 6’41”26; 2. Rea (Citroen Saxo Vts) a 22”36; 3. D'Acri (Citroen Saxo Vts) a 25”85; 4. Marino (Peugeot 106) a 26”76; 5. Scerbo (Renault Clio Williams) a 27”86. Gr. A: 1. Bicciato (Mitsubishi Lancer Evo) in 6'29”86; 2. Ghizzoni (Renault New Clio) a 27”52; 3. Spadafora (Citroen Saxo Vts) a 34”90; 4. Ferraiuolo (Peugeot 106 R) a 49”28; 5. Miceli (Fiat Seicento Sp) a 1'23”87. E1: 1. Giuliani (Lancia Delta Evo) in 6’09”63; 2. Nappi (Ferrari 550) a 8”10; 3. Tancredi (Ford Escort Rs Turbo) a 12”65; 4. Tagliente (Honda Civic Type-R) a 26”09; 5. Chirico (Peugeot 106) a 26”87. GT: 1. Cannavò (Lamborghini Gallardo) in 6'37”16; 2. Fava (Ferrari 360 Challenge) a 43”27; 3. “The Climber” (Porsche Cayman Cup) a 48”88; 4. Pace (Porsche 911 GT3 Cup) a 55”25. CN: 1. Magliona (Osella PA21 Evo) in 5’42”75; 2. Iaquinta (Osella PA21 Evo) a 1”46; 3. Corona (Osella PA21/S) a 10”11; 4. Conticelli F. (Osella PA21 Evo) a 17”72. E2/B: 1. Faggioli (Norma M20 Fc) in 5’14”03; 2. Merli (Osella PA2000) a 0”34; 3. Scola (Osella PA2000) a 14”99; 4. Cassibba (Wolf-Clw) a 37”87; 5. Lombardi (Radical SR4) 43”70. E2/M: 1. Maccarrone (Gloria CP7) in 6'01”26; 2. Castiglione (Tatuus F.Master) a 1'59”87.