Jacopo RubinoIl Gran Premio del Bahrain 2020 sarà il primo, nella storia della Formula 1, a disputarsi a porte chiuse. Gli organizzatori dell'evento hanno preso questa decisione come risposta alla diffusione del Coronavirus, che nel piccolo paese del Golfo Persico ha colpito un centinaio di persone portando a restrizioni e controlli agli ingressi nel territorio, tra cui per esempio dall'Italia.
Nell'annuncio ufficiale la corsa viene definita "riservata ai partecipanti", escludendo quindi il pubblico, mentre non è chiaro se potranno essere ammessi gli ospiti che spesso si vedono in griglia. Nei giorni scorsi lo staff del circuito di Sakhir aveva già applicato una prima misura cautelativa, limitando la vendita dei biglietti per il weekend, ma adesso è stato scelto un approccio ancora più prudente. In maniera un po' cinica verrebbe da dire che questo GP è sempre stato per... pochi intimi, ma l'atteggiamento resta senza dubbio di buon senso.
"Come nazione ospitante la F1, mantere un equilibrio sul benessere dei sostenitori e degli spettatori è una enorme responsabilità. Considerata la costante espansione globale del Covid-19, disputare un grande evento sportivo aperto al pubblico con strette interazioni fra i fans locali e i viaggiatori internazionali non sarebbe stata la cosa giusta in questo momento", spiegano i promotori della gara. "Sappiamo quanti saranno delusi da questa notizia, specialmente chi aveva in programma di presenziare all'evento, ma la sicurezza deve rimanere la nostra priorità".
Resterà in ogni caso la copertura televisiva (che richiede ovviamente personale dedicato), così da "garantire che né il campionato né la sua base di seguaci sia ingiustamente danneggiata". Viene inoltre sottolineato come i provvedimenti adottati in Bahrain per prevenire, identificare e isolare i casi siano stati fin qui "molto efficaci".
L'appuntamento di Sakhir è in programma fra due settimane, il 22 marzo, subito dopo il round inaugurale in Australia. Anche gli organizzatori di Melbourne hanno garantito il regolare svolgimento dell'evento, peraltro uno dei frequentati a livello di spettatori, mentre il responsabile sportivo Ross Brawn ha assicurato che (Cina a parte) non ci saranno altre variazioni al calendario. Almeno per ora.