22 Apr 2010 [16:53]
Il difficile ritorno a casa da Shanghai
Tutti coloro che erano in giro per il mondo e dovevano tornare in Europa, hanno incontrato grandi difficoltà. Uomini di sport, businessman, turisti. Tra questi, molti rappresentanti del motorsport. Christian Horner, team principal della Red Bull, ha simpaticamente raccontato la sua odissea, vissuta in compagnia di Mark Webber:
"Io e Mark abbiamo lasciato l'hotel di Shanghai alle 4.30 di lunedì mattina. Avevamo un volo per Dubai alle 7.15. Da Dubai abbiamo poi volato su Roma arrivando alle 20.30 locali. Da Fiumicino siamo passati a Ciampino, direzione Nizza, dove abbiamo dormito. Martedì mattina ci siamo imbarcati per Glasgow. Penso che quello fosse il primo aereo a volare sullo spazio britannico. Siamo atterrati in Scozia alle 12.05 e qui ci siamo accorti che Mark aveva perso il passaporto! Dopo aver goduto della ospitalità locale... siamo saliti su un elicottero e alle 16 siamo arrivati nell'Oxfordshire. Vettel invece ha preso un passaggio da Bernie Ecclestone, da Shanghai a Istanbul. Sebastian ha trovato un volo per Nizza, poi in auto è arrivato a casa già il martedì mattina. Ecclestone ha battuto tutti noi. Con orgoglio l'ho chiamato da Glasgow pensando di essere il primo ad avere solcato il territorio inglese, ma lui mi ha detto che era in ufficio già da tre ore...".
Una delle prime squadra al completo a raggiungere la sede del proprio team è invece stata quella della Lotus. Per loro, il boss del team Toni Fernandes ha allestito un aereo della propria compagnia, Air Asia. Che da Kuala Lumpur, prima tappa dopo essere partiti da Shanghai, è arrivato a Londra-Stansted martedì notte.