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23 Apr [18:26]

Imola, gara 1: Kovalainen nel finale, peccato per Pantano

Heikki Kovalainen del team Arden è il primo vincitore di una gara della Formula GP2. Un successo meritato, cercato con convinzione e maturato nei giri finali quando Giorgio Pantano e Josè Maria Lopez, che occupavano fin dal via le prime due posizioni, si sono fermati per affrontare, come da regolamento, il secondo pit-stop. Mentre Kovalainen a una manciata di tornate dalla bandiera a scacchi transitava sul traguardo in prima posizione, con le due soste già effettuate, Pantano e Lopez uscivano dalla pit-lane. Poco dopo, il padovano era costretto al ritiro con i freni completamente finiti. Questo il succo di una corsa comunque combattuta, condita da tanti sorpassi, ma troppo condizionata dai problemi all’impianto frenante, della Carbone Lorraine, che hanno colpito, chi più chi meno, tutte le monoposto. Più di un team manager era inviperito alla fine della gara. E’ inammissibile, questo il riassunto delle loro dichiarazioni, che si sia arrivati al primo appuntamento in queste precarie condizioni. Sotto accusa anche il cambio che ha costretto gli organizzatori a inventarsi una partenza lanciata in fila indiana. Troppo pericoloso far scattare ventiquattro monoposto da ferme col rischio che parecchie di queste rimanessero bloccate creando pericolosi incidenti.
Kovalainen è emerso da tutto ciò con la consueta grinta ammirata nei due anni precedenti di World Series. Stupendo il suo tentativo di sorpasso alla variante bassa a Lopez e bravissimo l’argentino a replicare in uscita con Heikki completamente di traverso, neanche fosse su una macchina da rally. Il momento chiave è stato tra il primo e il secondo pit-stop quando si è ritrovato con la pista libera ed ha effettuato una serie di giri velocissimi che gli hanno permesso di recuperare secondi decisivi a Lopez e Pantano.
La prima vittima dei guasti tecnici è stato Nicolas Lapierre, il poleman, che ha rotto il motore addirittura prima del giro di pre-schieramento, mentre era nella pit-lane. Pantano si è così ritrovato leader del gruppo, con la pista completamente libera. E subito ha impresso un ritmo forsennato, poi, quando si è ritrovato con un paio di secondi di vantaggio su Lopez, ha amministrato la corsa: ”Ho cercato di non esasperare i freni. Sono stato molto attento, non ho mai forzato, tutti i giri pompavo sempre sul pedale dei freni. Ma purtroppo non è servito a nulla. Dopo il secondo pit-stop sono arrivato alla Rivazza e la macchina non si è fermata, l’ho controllata, ma a quel punto ho capito che era finita”, ha commentato Pantano.
Lopez ha disputato una buona gara, consistente, ed è stato bravo ad adattarsi alle difficoltà della sua monoposto non esagerando e non commettendo quegli errori che lo avevano accompagnato nel corso della stagione 2004 in F.3000: ”Già dopo due giri i freni non rispondevano bene alle mie sollecitazioni. Dovevo pompare in continuazione, ma non ero tranquillo perché a volte la macchina rispondeva a volte no. Mi sono detto di non esagerare, sono stato concentratissimo per tutta la corsa e alla fine questo secondo posto è un gran risultato”, ha detto l’argentino che nel 2002 ha vinto il campionato italiano di F.Renault 2000 e nel 2003 la F.Renault V6.
Scott Speed ha confermato il proprio valore salendo sul terzo gradino del podio e anche lui ha dovuto vedersela con i freni che facevano le bizze: “No comment”, ha risposto quando gli abbiamo chiesto cosa pensasse dei guasti tecnici del weekend.
Grintosa la gara di Gianmaria Bruni che ha deciso di giocare di anticipo sulle due soste. Se non avesse incontrato per due volte sul suo cammino Fairuz Fauzy, che gli ha fatto perdere diverso tempo urtandolo anche alla Rivazza, il romano di Coloni poteva puntare al terzo gradino del podio. Sommerso da noie ai freni il suo compagno, Mathias Lauda. Un drive-through per eccessiva velocità ai box ha compromesso la possibilità di agganciare il podio a Adam Carroll, quinto alla bandiera a scacchi. Più staccati Neel Jani e i due piloti della ART, Alexandre Premat e Nico Rosberg che domani mattina, nella corsa sprint, saranno in prima fila grazie al regolamento che vuole invertite le prime otto posizioni.
Da applausi la gara di Ferdinando Monfardini, vera rivelazione di questo primo appuntamento stagionale. “Monfa” e la Durango avevano optato di fare le due soste nei dieci minuti finali di corsa, una di seguito all’altra. Il veneto ha disputato 50 minuti di corsa ad altissimo livello senza mai commettere errori e spingendo sempre molto forte tanto che era arrivato ad occupare la terza posizione. Purtroppo, nella prima sosta, è scattato l’antistallo che lo ha bloccato: ”Abbiamo atteso cinque secondi per fare il reset, poi sono riuscito a ripartire, ma mi sono accorto che il cambio non funzionava bene in scalata. Al secondo stop, tutto non ha più funzionato”. Peccato perché la quinta posizione era alla sua portata. Sfortunato anche Clivio Piccione, molto combattivo, che ha accusato lo stesso inconveniente del compagno Monfardini.
Inesistente l’atteso Nelson Piquet, subito attardato nel giro di ricognizione dal cambio che lo ha tradito anche in occasione del primo pit-stop. La faccia del brasiliano, già solitamente cupa (rarissimo vederlo sorridere), era tutto un programma. Quattro fuori pista per Olivier Pla che non aveva più freni, ma è riuscito a vedere l’arrivo. E' stato a lungo quarto Ernesto Viso, ma due passaggi ai box in più rispetto agli altri piloti (un drive through) hanno penalizzato il pilota della BCN che aveva visto Hiroki Yoshimoto subito out.
Nella foto, Heikki Kovalainen.

Massimo Costa

L’ordine di arrivo di gara 1, sabato 23 aprile 2005

1 – Heikki Kovalainen – Arden – 37 giri in 1.02’15”934
2 – Josè Maria Lopez – Dams – a 6“802
3 – Scott Speed – Isport – a 17“742
4 – Gianmaria Bruni – Coloni – a 18”438
5 – Adam Carroll – Super Nova – a 21”571
6 – Neel Jani – Racing Engineering – a 43”007
7 – Alexandre Premat – ART – a 46”919
8 – Nico Rosberg – ART – a 48”672
9 – Olivier Pla – DPR – a 56”079
10 – Ernesto Viso – BCN – a 1’21”028
11 – Sergio Hernandez – Campos – a 1 giro
12 – Mathias Lauda – Coloni – a 1 giro
13 – Giorgio Pantano – Super Nova – a 1 giro
14 – Nelson Piquet – Hitech/Piquet – a 1 giro
15 – Clivio Piccione – Durango – a 2 giri

Ritirati
0 giro – Nicolas Lapierre
4° giro – Alexandre Negrao
11° giro – Hiroki Yoshimoto
11° giro – Ryan Sharp
23° giro – Juan Cruz Alvarez
30° giro – Ferdinando Monfardini
30° giro – Borja Garcia
33° giro – Fairuz Fauzy
34° giro – Can Artam
RS Racing