2 Mag [14:14]
In Russia 100esima gara
Pirelli dal ritorno in F1
Jacopo Rubino - Photo4
Da Melbourne 2011 a Sochi 2016, sono 100 Gran Premi dal ritorno in Formula 1 per la Pirelli. Cinque anni in cui il fornitore italiano, subentrato alla Bridgestone, ha senza dubbio aiutato a mostrare sotto una luce diversa i pneumatici, divenuti sempre più elemento strategico per movimentare le gare. Paradossalmente, le gomme in Russia hanno inciso poco nelle dinamiche rispetto a quanto visto nell'avvio di stagione, caratterizzato dalle nuove regole di allocazione delle mescole che offrono maggiore libertà di scelta alle squadre.
Il tracciato sul Mar Nero, caratterizzato da un livello di degrado molto basso, ha infatti allineato parecchio le tattiche al muretto: quasi tutti i piloti hanno effettuato un solo pit-stop, passando dalla tipologia supersoft alla soft, e ignorando la mescola media. Solo la Red Bull ha tentato l'azzardo delle coperture a banda bianca, con Daniil Kvyat capace di completare oltre 50 tornate dopo il disastroso avvio e la necessità di sostituire l'ala anteriore. Ma dal punto di vista prestazionale, la mossa è stata tutt'altro che redditizia.
Imprevisti a parte, hanno tentato la doppia sosta Sergio Perez e Felipe Massa, entrambi arrivati a punti. Il brasiliano nel finale è tornato alle supersoft, ma il quinto posto era ormai l'unico risultato possibile.
Probabile che nel 2017 a Sochi venga utilizzata la mescola ultrasoft, che prudentemente non è stata deliberata per quest'anno in assenza di un numero sufficiente di dati. Il suo esordio in gara, come noto, è fissato per la tappa di Montecarlo a fine maggio.