10 Gen 2019 [17:27]
L'IMSA guarda già al 2022
Ford e Hyundai alla finestra
Marco Cortesi
Sembra girare intorno alle DPi l'interesse dei costruttori automobilistici legato al mondo endurance. Il successo della formula è innegabile (il boss della Cadillac ha definito la DPi un "fuoricampo") e diverse squadre stanno cercando di convincere l'IMSA a proseguire con la piattaforma anche dopo il 2021, ultimo anno previsto. La serie comunque mantiene la sua strada e vuole portare "nuovi contenuti" per il 2022, pensando anche all'ibrido, anche a patto di evolvere le regole attuali. Va comunque detto che, già dal 2021, ci saranno nuove regole per la LMP2, e non è detto che sia più possibile prendere le vetture della categoria mondiale come base per la serie USA, cosa che adesso accade con Dallara/Cadillac, Riley/Mazda, Ligier/Nissan e Oreca/Acura. In realtà, si dice che sempre su base Riley sia da tempo in fase di preparazione un altro prototipo, di casa Ford.
La casa dell'ovale blu dovrebbe fermare l'impegno con la classe GTE al termine della stagione e si trova a rivalutare le proprie attività, pensando anche alla Formula E e all'IndyCar.
Oltre alla Ford, è risaputo l'interesse della Hyundai, che sta investendo tantissimo sul motorsport per dare al marchio un'immagine più sportivo, cosa testimoniata dagli impegni in WRC e WTCR. Negli Stati Uniti, il brand ha fatto passi avanti ma avrebbe bisogno di qualcosa di più "vicino" in termini anche geografici, dato anche che la i20 non è venduta e la i30 è predominante in versione berlina, diversa da quella del turismo.
Come detto però, occorrerà capire se le LMP2 saranno ancora una base valida dopo i nuovi regolamenti ACO, e come verranno implementate eventuali novità. A meno che non ci siano estensioni delle norme attuali, per i nuovi programma si parla almeno di 2022: non sarebbe sensato preparare un programma racing quando il regolamento sta per cambiare. E non sembra possibile, a meno di sorprese, e nonostante l'interesse iniziale, una comunione d'intenti per le regole Hypercar: troppo specifiche le necessità commerciali e di vendita delle case americane.