Jacopo RubinoLa futura sfida sportiva Audi sarà la Dakar: la casa di Ingolstadt farà il suo debutto nel raid più famoso al mondo nel 2022, e lo farà con un prototipo elettrico. Un progetto innovativo per il quale verrà però "sacrificata" la partecipazione ufficiale alla Formula E, in cui Audi è entrata a pieno titolo dal 2017, vincendo subito il campionato, ma dove era già presente sin dall'inizio supportando il team Abt. In parallelo c'è il piano di
rientrare nelle competizioni endurance, attraverso i regolamenti LMDh.
"Per il prossimo passo nel motorsport elettrico affronteremo le condizioni più estreme. Le molte libertà tecniche offerte dalla Dakar saranno il laboratorio perfetto", ha spiegato Markus Duesmann, presidente del consiglio di amministrazione.
Il costruttore tedesco sta lavorando a un veicolo fuoristrada a propulsione elettrica, con batterie ad alto voltaggio che all'occorrenza potranno essere ricaricate in corsa attraverso un motore termico di supporto. "L'esperienza maturata potrà poi essere applicata nei futuri modelli elettrici di produzione", viene spiegato.
Per Audi sarà quasi un ritorno alle origini: l'ascesa mediatica e agonistica di questo marchio cominciò con la partecipazione al Mondiale Rally, dal 1981. L'anno successivo arrivò il Mondiale, storico perché fu il primo ottenuto da una vettura dotata di trazione integrale, elemento diventato poi un punto di forza dei Quattro Anelli. Quarant'anni più tardi, gli sterrati saranno un altro banco di prova.
La Formula E, però, non verrà del tutto abbandonata: resterà la fornitura dell'unità motrice alla scuderia clienti Virgin, almeno fino al 2022-2023. Proprio per la stagione alle porte stata sviluppata una MGU completamente inedita, la prima realizzata in autonomia, che sostituirà la precedente versione realizzata insieme allo specialista Schaeffler. Nella serie per monoposto elettriche, in ogni caso, il gruppo Volkswagen rimarrebbe rappresentato dalla "cugina" Porsche. Sempre che pure a Stoccarda non prendano altre strade.