14 Set [16:27]
La Ferrari chiede aiuto a Dallara
Massimo Costa
È una apertura all'esterno senza precedenti quella che la Ferrari sta per compiere: chiedere aiuto alla Dallara per quanto riguarda la vettura del 2017. Mai prima da Maranello si erano permessi di appoggiarsi pesantemente a un'altra struttura italiana. Lo avevano fatto invece, nel 1993, con la FDD di John Barnard, quando venne aperta una sede in Gran Bretagna per accontentare le mire dell'esoso tecnico inglese. Ma fu un clamoroso flop.
Ora la Ferrari si sposta di qualche chilometro, da Maranello a Varano dove si trova la Dallara, che domina il mercato delle monoposto, dalla Indycar alla GP2 passando per la Indy Lights, la Formula 3.5, la Super Formula giapponese, la F.3 e la GP3 senza dimenticare le collaborazioni nascoste con tanti costruttori LMP1 e DTM. E ovviamente, la Haas F.1 che ha goduto delle tecnologie Dallara per il suo debutto nel mondiale.
A prendere la decisione di rivolgersi alla Dallara è stato direttamente Sergio Marchionne, presidente Ferrari. Si racconta che in elicottero è sbarcato a Varano de' Melegari in un caldo giorno di luglio chiedendo senza peli sulla lingua di ricevere un aiuto per quanto riguarda il settore dell'aerodinamica per la monoposto 2017.
Ovviamente la Ferrari di questo non ne parla minimamente, agli occhi del mondo sarebbe una sconfitta considerando i fior di tecnici bruciati e bocciati dal team italiano, ultimo James Allison. Ma quel settore è ora rimasto scoperto considerando anche l'uscita precedente di Nick Tombazis. Se ne occupa Simone Resta e David Sanchez con la recente aggiunta di Enrico Cardile, in arrivo dal prodotto. Dunque come fare se in casa non si ha un esperto in materia? Ecco che fuori dalla finestra, grazie a un bel binocolo, devono aver visto le insegne della Dallara...
Maurizio Arrivabene a Monza aveva dichiarato: "Sì abbiamo in corso dei contatti con Dallara e stiamo collaborando su molti progetti. L'idea sarebbe quella di rilanciare la motorvalley emiliana per rispondere alla motorvalley inglese dove nell'Oxfordshire in pochi chilometri ci sono i team di F.1 Mercedes, Red Bull, Force India, Renault, Manor, McLaren e Williams".
"Queste squadre si ritrovano con un bacino di tecnici immenso, circa cinquantamila persone specializzate, che finiscono per lavorare nelle loro aziende in una zona molto circoscritta. Anche la nostra motorvalley è simile con la Dallara, la Ferrari, la Ducati a Borgo Panigale di Bologna e altre aziende di primo piano, ma abbiamo circa cinquemila addetti. Dobbiamo sviluppare questa soluzione". Arrivabene dimentica che un po' più verso est c'è la Toro Rosso con sede a Faenza dove si trova anche il team Gresini di Moto GP che schiera le Aprilia ufficiali.
L'impegno futuro, ma occorre fare in fretta considerando che siamo già a metà settembre, non è ancora definito, almeno ufficialmente. Perché, statene certi, non vi sarà mai nulla di dichiarato dalle parti di Maranello. Magari la collaborazione è già partita, magari tutto è saltato. Ma quest'ultima opzione sarebbe meglio non prevederla per il bene della Ferrari...