12 Mar [12:35]
La McLaren si ritira dal GP d'Australia,
un membro positivo al Coronavirus
Jacopo Rubino - Foto XPB
La McLaren non correrà il Gran Premio d'Australia. La decisione, clamorosa, è però figlia di quanto si poteva temere in queste ore: il membro della squadra sotto osservazione per possibili sintomi da Coronavirus è risultato effettivamente contagiato e sarà adesso sottoposto a un periodo di quarantena.
Una notizia pesante per la Formula 1, che a questo punto si deve chiedere se sarebbe eticamente sportivo proseguire senza uno dei propri team, colpito da un evento di forza maggiore. Il tutto dopo aver spinto per disputare comunque l'evento sul circuito dell'Albert Park, con l'accensione dei motori prevista domani per le prove libere. Del resto, nei giorni passati, Ross Brawn di Liberty Media aveva affermato che la competizione si sarebbe fermata già nel caso una delle scuderie non avesse potuto raggiungere Melbourne per le restrizioni sui voli.
Per la cronaca, la McLaren non rinunciava ad un intero weekend da 38 anni: l'ultima volta fu al GP di San Marino del 1982, per il celebre boicottaggio della FOCA contro la Federazione, dopo la squalifica di Nelson Piquet e Keke Rosberg in Brasile per auto sottopeso. Le scuderie inglesi cercavano di fronteggiare con espedienti tecnici l'inferiorità di cavalli rispetto alle Renault e Ferrati turbo. All'epoca la questione era quindi politica.
"La squadra era preparata a questa eventualità e sta cooperando con le autorità locali per investigazioni e analisi", si legge nella nota diffusa dalla McLaren. Zak Brown e Andreas Seidl, rispettivamente amministratore delegato e team principal, hanno informato Liberty Media e la FIA di questa scelta. Che è un atto di responsabilità: non solo per tutelare lo staff della stessa McLaren, ma anche per gli altri partecipanti, il pubblico e le altre personalità dell'ambiente F1.
Dall'altro lato, sono stati invece negativi i test effettuati sui quattro membri della Haas in isolamento precauzionale: ai due di ieri se ne erano aggiunti altri due oggi. La scuderia americana, quindi, può andare avanti. Per il momento.