2 Giu [8:44]
La NASCAR prende posizione
su razzismo e violenze negli USA
Marco Cortesi
Anche la NASCAR ha pubblicato un comunicato riguardo la situazione critica in gran parte degli USA riguardo le rivolte seguite ad episodi razzisti che hanno visto protagoniste le forze dell’ordine.
Dopo l’omicidio di George Floyd, soffocato da un agente che l’aveva fermato accusandolo di aver usato una banconota da 20 dollari falsa, le proteste, ed in molti casi le violenze, sono dilagate, passando rapidamente ai saccheggi e alle reazioni scomposte della polizia.
Molte federazioni sportive hanno scelto di tacere, mentre la NASCAR, che da tempo ha adottato politiche di inclusione, ha fatto sentire la propria voce, promettendo un contributo nel colmare le ineguaglianze razziali ancora presenti nel paese.
"La famiglia NASCAR, come tante altre, è spaventata dai preoccupanti avvenimenti che si sono verificati in tutto il paese nelle ultime settimane. Per recuperare e andare avanti come nazione, dobbiamo ascoltare di più ed essere uniti contro il razzismo, l'odio, la violenza insensata e la perdita di vite umane. Dobbiamo tutti ritenerci responsabili per un cambiamento positivo.
“Anche se il nostro sport ha fatto progressi negli anni, rimane molto lavoro da fare, e ci prendiamo la responsabilità di chiudere il gap razziale che ancora esiste nella nostra nazione. Dobbiamo far meglio, ed il nostro impegno non verrà mai meno.”
Gli avvenimenti di questo periodo mettono anche in luce le criticità dietro la scelta di appiedare Kyle Larson per un epiteto razzista pronunciato, anche se per scherzo, in una gara vertuale. In un paese così divisioni e tensioni così profonde, non ci si può permettere di innescare incomprensioni, neanche per l'appunto per scherzo.