28 Feb [16:52]
La Red Bull assolve Horner
da ogni accusa di molestia
Massimo Costa - XPB Images
Lui era presente alla presentazione della RB20, ai test di Sakhir ed era partito nuovamente per il Bahrain per dirigere il team Red Bull nel primo appuntamento stagionale. Christian Horner ha fatto bene a prendere l'aereo perché proprio pochi minuti fa è arrivato l'esito della lunga inchiesta interna svolta da un avvocato indipendente che coinvolgeva il team principal inglese, accusato da una dipendente di molestie. E che scagiona Horner.
C'è voluto quasi un mese per completare l'indagine, si diceva che le pagine riempite dall'avvocato fossero ben 150. E alla fine, è stato deciso che il 50enne Horner potrà proseguire il suo lavoro, dirigere la Red Bull F1. Il suo futuro era infatti appeso a un filo, alla sentenza finale che sarebbe uscita dai cancelli della sede del team a Milton Keynes. In questi giorni si è letto di tutto, in particolare della scissione interna alla Red Bull dopo la morte del grande patron Dieter Mateschitz.
Da una parte il gruppo austriaco legato al fondatore della bevanda che ha fatto la fortuna di Mateschitz, col figlio Markus in prima linea appoggiato da Helmut Marko e dal nuovo amministratore delegato Oliver Mintziaff. Dall'altre parte, la famiglia thailandese di colui che con Mateschitz fondò la Red Bull, lo scomparso (nel 2012) Chaleo Yoovidhy, famiglia che detiene il 51 per cento delle azioni del team F1 e che secondo alcuni sarebbe sostenuta da Horner.
Dunque, le illazioni erano che Marko e compagnia, con l'appoggio di Jos Verstappen (da cui lo scoop giornalistico del quotidiano olandese De Telegraaf), spingessero per il licenziamento di Horner. Ipotesi del resto mai confermate da alcuno. Le pesanti accuse di molestie addebitate ad Horner avevano scosso la F1, da Liberty Media ai team principal rivali come Toto Wolff e Zak Brown che chiedevano massima chiarezza fino alla Ford, partner Red Bull dal 2026.
De Telegraaf aveva poi rivelato ulteriori dettagli sulla vicenda, citando messaggi sessuali di Horner rivolti alla dipendente. Come avrà mai fatto tale giornale ad ottenere questi appunti, chiamamoli così, che erano fortemente secretati? Solo voci senza fondamento usciti magari dall'entourage olandese di Verstappen, molto vicino al De Telegraaf, per gettare scredito su Horner? Sarebbe curioso indagare anche su questo fatto...
Per ora non vi sono dettagli sulla sentenza finale che ha portato alla decisione di non procedere contro Horner.