10 Ago [14:10]
La crescita della Renault
Ma solo Hulkenberg è utile
Massimo Costa - Photo 4
È una Renault che piace, in crescita continua, intenzionata a compiere un ulteriore salto di qualità nel 2018. E non potrebbe essere diversamente considerando gli investimenti e le aspettative del costruttore francese. Una Renault che se nel 2016 aveva totalizzato 8 punti su 21 gare, meglio di Sauber e Manor ma distante una vita dalla Haas, quest'anno dopo 11 Gran Premi conta già 26 punti, tutti raccolti da Nico Hulkenberg. Renault precede McLaren e Sauber ed è a tre lunghezze dalla Haas e a 13 dalla Toro Rosso. Con un secondo pilota maggiormente consistente, la situazione nella classifica costruttori potrebbe essere molto più appagante.
Il tedesco è l'elemento forte della Renault, il giusto acquisto, ma è solo. Jolyon Palmer nonostante l'impegno profuso continua a non essere all'altezza e rimane incomprensibile il motivo della sua conferma (o meglio, il budget portato ha fatto la differenza). Se si pensa che per Palmer è stato giubilato Kevin Magnussen, che con la Haas ha già incassato 11 punti, l'errore fatto lo scorso inverno appare evidente. L'inglese sembra essere migliorato in qualifica, avvicinando la Q3, ma rimangono troppi alti e bassi sia nelle stesse prove ufficiali del sabato sia in gara dove non è mai ficcante e continuo.
La RS17 progettata da Bob Bell e Nick Chester è nata bene e cresce ancora meglio grazie a un buon programma di sviluppi, ma considerando che dispone della stessa unità motrice che porta la firma di Remy Taffin venduta alla Red Bull e i risultati che ottiene quest'ultima, qualcosa ancora manca. Hulkenberg riesce a sfruttare la RS17 sempre al massimo delle sue possibilità avendo ottenuto l'accesso alla Q3 per sei volte ed essendoci andato molto vicino in un paio di occasioni. In gara, due sesti posti conquistati a Montmelò e Silverstone, poi due ottavi e una nona posizione. Peccato per il ritiro a Monaco, rottura del cambio, e l'errore commesso a Baku mentre occupava una decisamente notevole quinta posizione.
Ora la Renault si è attirata tutti gli occhi addosso con l'operazione Robert Kubica, riuscitissima del resto. Inutile aggiungere che tutto il mondo si aspetta che il polacco torni a tempo pieno in F.1 e un eventuale "no" da parte di Renault rischia di ritorcersi contro il costruttore francese in quanto a immagine. Kubica ha dimostrato di poter tranquillamente essere parte del circus, Renault potrà trarne soltanto dei vantaggi. E sul mercato, non è che vi siano molti top driver liberi...