11 Ago [16:49]
La crisi McLaren-Honda è finita?
Da Budapest primi segnali positivi
Massimo Costa - Photo 4
Forse è la volta buona. Quella luce, ancora fioca, che si vede al termine del lunghissimo tunnel in cui si è infilata la McLaren con il compagno di viaggio Honda, potrebbe essere il segnale della fine di un incubo durato due anni e mezzo. Una specie di film dell'horror. Di flop nel mondo della F.1 se ne sono visti parecchi, ma raramente hanno coinvolto marchi importanti, storici, vincenti, come lo sono McLaren e Honda. L'ibrido era stato il motivo trainante per riportare nel Mondiale F.1 il costruttore giapponese, ma è su questo certamente complicato aspetto tecnico che è iniziato un lungo viaggio verso l'abisso che ha coinvolto anche uno dei migliori piloti della F.1 recente, Fernando Alonso.
Il GP ungherese e i successivi test sul circuito di Budapest svolti da Stoffel Vandoorne e dal rookie Lando Norris hanno evidenziato un aspetto importante: una inedita affidabilità, il punto debole della power unit Honda. All'Hungaroring, per la prima volta nel 2017, due MCL32 hanno centrato la zona punti con Alonso sesto e Vandoorne decimo, chiaro segnale che gli sviluppi portati dal costruttore giapponese hanno funzionato. Permettendo poi al belga e a Norris di essere protagonisti nei due giorni di test.
Certo, l'Hungaroring è un tracciato che non richiede massime velocità, aspetto in cui la Honda è deficitaria, ma anche questa carenza potrebbe essere colmata. Banchi di prova validissimi saranno a breve i circuiti di Spa e Monza. L'ottimismo in casa McLaren abbonda, del resto abbondava anche nei momenti più neri, e aspettiamo con curiosità di vedere quel che accadrà in Belgio, dove Vandoorne correrà in casa il suo primo Gran Premio di F.1, e in Italia.
Per quanto riguarda Alonso, ha dimostrato di essere il solito guerriero inossidabile e la sesta posizione ottenuta a Budapest (dopo la settima in qualifica) lo conferma. Il suo punto negativo rimane sempre quello di essere poco uomo squadra come ben ricordano in Ferrari e come hanno dimostrato in questo suo periodo a Woking le terribili frasi lanciate in diretta, via radio e non, contro la Honda. Vandoorne ha avuto un difficile inizio, ma pian piano si sta riprendendo. Negli ultimi due GP è riuscito a entrare nel Q3 della qualifica con due ottavi posti e a Budapest ha conquistato il primo punto stagionale.