Massimo Costa - XPB ImagesChe gara. Che sfida. Che qualità. Max Verstappen e Lewis Hamilton, nel GP di Olanda hanno messo in scena un'opera superba e davanti a un pubblico così caldo, appassionato, competente, corretto (nonostante la grande rivalità con il loro beniamino, nessuno si è permesso di fischiare Hamilton quando è salito sul podio, il pubblico ferrarista che va a Monza questo fine settimana prenda nota e impari a comportarsi sportivamente una volta tanto) non potevano fare diversamente.
Verstappen è stato perfetto fin dal via, implacabile giro dopo giro, solo una piccola sbavatura a pochi chilometri dal traguardo nella variantina, curva 11-12, e con questa vittoria ampiamente meritata (la settima su tredici gare disputate) si è ripreso la testa della classifica iridata. Dopo Budapest era a -8 da Hamilton, dopo la farsa di Spa si era portato a -3, ed ora esce dal circuito di casa con un vantaggio di 3 lunghezze. Un successo costruito in qualifica con quel giro superbo che lo ha portato in pole per soli 38 millesimi di vantaggio su Hamilton e poi coltivato con attenzione durante il Gran Premio.
Hamilton è stato a sua volta commovente per l'impegno profuso. Con una Mercedes che è parsa leggermente inferiore alla Red Bull, in qualifica pareva spacciato, ma nell'ultimo giro ha strappato un tempo incredibile e per poco non faceva lo sgambetto a Verstappen. In gara, il confronto a distanza con Max è stato esaltante. Le ha provate tutte, si è avvicinato al rivale fino a 1"2 dopo essersi allontanato fino a 3", ma la strategia Mercedes questa volta non è stata perfetta nel momento della chiamata del secondo pit-stop e nella scelta della mescola media. Anche se non era certo facile trovare la via giusta per battere la Red Bull. Hamilton di più non poteva fare e ne è consapevole, ma guarda già a Monza con la consapevolezza di poter riuscire a ribaltare la situazione nella classifica di campionato
Sul terzo gradino del podio è salito Valtteri Bottas, che come oramai ci ha abituato, in gara non riesce a tenere il passo di Verstappen e Hamilton. Ha fatto il suo dovere ritardando il primo pit-stop per cercare di far perdere tempo all'olandese, ma ha finito per commettere un errore che ha facilitato l'attacco nel rettifilo di arrivo del pilota Red Bull. Alla fine ha fatto suo l'ennesimo podio con piccola polemica finale per quanto riguarda la sosta al quale lo ha costretto il team a 3 giri dalla fine per montare le gomme soft e non tentare di segnare il giro più veloce che doveva essere di Hamilton, come poi accaduto. Bizzarrie da strateghi...
Eccezionale la quarta posizione di Pierre Gasly, secondo miglior risultato stagionale dopo il terzo posto di Baku. Già quarto in qualifica, il francese è riuscito a mantenere un passo elevatissimo e a tenersi dietro per tutta la gara le due Ferrari. Una prestazione di qualità non soltanto sua, ma anche della AT02 e di tutto il team Alpha Tauri con sede a Faenza, una volta di più risultato come miglior squadra italiana, benché di proprietà Red Bull, all'arrivo. Gasly, ormai rassegnato nel non essere nuovamente preso in considerazione per la squadra maggiore, si inventa prestazioni incredibili con la pur competitiva Alpha Tauri.
Mattia Binotto team principal Ferrari temeva in una gara stile Le Castellet, per sua fortuna la SF21 non ha molestato le gomme e così Charles Leclerc ha potuto portare a casa un positivo quinto posto. Carlos Sainz ha faticato per tutto il Gran Premio, le prestazioni della sua vettura non sono parse all'altezza della situazione, e pur rimanendo alle spalle di Leclerc, gli era piuttosto lontano. All'ultimo giro non ha potuto far nulla per contenere l'attacco di Fernando Alonso ed ha perso la sesta piazza. Per la Ferrari sono comunque punti importanti in quanto la McLaren-Mercedes ha vissuto un pessimo fine settimana (decimo Lando Norris e 11esimo Daniel Ricciardo) e così la terza posizione nella classifica costruttori è maggiormente consolidata.
Grintosissima la prova offerta da Alonso con l'Alpine-Renault. Lo spagnolo al 1° giro ha rischiato parecchio alla curva 3 e all'approssimarsi della 4, venendo anche urtato leggermente da Antonio Giovinazzi. Poi, ha resistito a qualche attacco del compagno di squadra Esteban Ocon e, infine, è andato all'attacco di Sainz. 40 anni e non sentirli. Ocon non ha avuto il passo di Alonso e nel finale ha anche ceduto la ottava posizione a un Sergio Perez grande protagonista della gara. Il messicano della Red Bull è partito dai box per il cambio del motore dopo una qualifica deficitaria per l'errore del team nei tempi di uscita dal box. Da ultimo e su un circuito dove non è facile superare, Perez ha compiuto una serie infinita di sorpassi raggiungendo l'ottava posizione finale.
Pochi sorrisi in casa Aston Martin-Mercedes, con Lance Stroll 12esimo a fatica e Sebastian Vettel, protagonista di una giravolta alla curva 3, poco dietro. C'era molta attesa per Giovinazzi. Nel 1° giro, l'italiano dell'Alfa Romeo-Ferrari ha perso tre posizioni, chiuso da Sainz in difesa dopo la curva 3, ma il suo ritmo era comunque positivo e la zona punti non pareva un miraggio. Ma poco dopo il primo pit-stop, ha incredibilmente forato dovendo rientrare ai box dicendo addio ai sogni di gloria. Bravo Robert Kubica (Alfa Romeo) che ha portato a termine la gara dopo la frettolosa sostituzione a Kimi Raikkonen (fermato dal Covid) avvenuta sabato mattina. Gara non troppo positiva per i piloti Williams mentre Nikita Mazepin si è messo nuovamente in luce per le sue manovre poco sportive nei confronti del compagno di squadra Mick Schumacher.
Domenica 5 settembre 2021, gara1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 72 giri
2 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 20"932
3 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 56"460
4 - Pierre Gasly (Alpha Tauri-Honda) - 1 giro
5 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1 giro
6 - Fernando Alonso (Alpine-Renault) - 1 giro
7 - Carlos Sainz (Ferrari) - 1 giro
8 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 1 giro
9 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1 giro
10 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1 giro
11 - Daniel Ricciardo (McLaren-Mercedes) - 1 giro
12 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 2 giri
13 - Sebastian Vettel (Aston Martin-Mercedes) - 2 giri
14 - Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo-Ferrari) - 2 giri
15 - Robert Kubica (Alfa Romeo-Ferrari) - 2 giri
16 - Nicholas Latifi (Williams-Mercedes) - 2 giri
17 - George Russell (Williams-Mercedes) - 2 giri
18 - Mick Schumacher (Haas-Ferrari) - 3 giri
RitiratiYuki Tsunoda
Nikita Mazepin
Il campionato piloti1.Verstappen 224,5; 2.Hamilton 221,5; 3.Bottas 123; 4.Norris 114; 5.Perez 108; 6.Leclerc 92; 7.Sainz 89,5; 8.Gasly 66; 9.Ricciardo 56; 10.Alonso 46; 11.Ocon 44; 12.Vettel 35; 13.Tsunoda, Stroll 18; 15.Russell 13; 16.Latifi 7; 17.Raikkonen 2; 18.Giovinazzi 1.
Il campionato costruttori1.Mercedes 344,5; 2.Red Bull-Honda 332,5; 3.Ferrari 181,5; 4.McLaren-Mercedes 170; 5.Alpine-Renault 90; 6.Alpha Tauri-Honda 84; 7.Aston Martin-Mercedes 53; 8.Williams-Mercedes 20; 9.Alfa Romeo-Ferrari 3.