15 Set [8:42]
La sfida di Sonoma
Power alla ricerca della perfezione
Marco Cortesi
Will Power e Simon Pagenaud si sfideranno per la finalissima dell’IndyCar a Sonoma. Un gara “tosta” su un tracciato veramente vecchia scuola e che porterà lo stress per entrambi a livelli altissimi. I loro, sono due approcci diversi. Preciso, ordinato ed efficace il francese, a volte folle ed istintivo l’australiano. Entrambi sanno essere, se in giornata e sulla pista giusta, incredibilmente efficaci, ed entrambi hanno commesso (più Power in realtà) errori non forzati.
In pista dal 2011 nella serie, Pagenaud ha disputato 71 gare prima col team Schmidt e poi da Roger Penske. Con 8 vittorie e 4 pole position, i suoi numeri sono eccezionali. Dopo un periodo di acclimatamento nel 2015, si è subito mostrato al cento per cento quest’anno, approfittando anche dell’assenza di Power per motivi di salute nell’appuntamento di St. Petersburg.
Power, che Pagenaud l’ha visto crescere al team Walker mentre lui correva in ChampCar, di partenze ne ha 104 con ben 28 vittorie e 44 pole position. Dopo aver perso per tre volte il titolo all’ultima gara, tradito dagli ovali, c’è finalmente riuscito nel 2014 e ora vuole puntare al raddoppio. Nella Napa Valley attaccherà con uno svantaggio di 43 lunghezze e dovrà aggredire sin dalla qualifica, per portare a casa i punti bonus. Dovrà anche mostrare di essere pienamente recuperato fisicamente dall'incidente di Watkins Glen. Incidente che, pur se non causato da Power, si poteva evitare, e che rischiava di costargli carissima con i sospetti di trauma cranico ed i medici USA che non vogliono più rischiare la... testa dei piloti.
Saranno in palio 104 punti in totale: se Power vincesse la gara dalla pole (dominando il maggior numero dei giri) come ha fatto a volte in passato, Pagenaud dovrebbe arrivare almeno sesto. Missione assolutamente possibile per il francese, anche se strategia, traffico e contatti faranno ancora la parte del leone, come già mostrato lo scorso anno. Sicuramente, al contrario che in Indy Lights, dove si è verificato uno sprezzante gioco di squadra del team Carlin, in IndyCar non ci sarà e non potrà esserci nulla di questo tipo: Roger Penske non interverrà in alcun modo.
Sfortunatamente, l'ultima gara del 2016 non sarà molto "Italia friendly" dato che terminerà a notte fonda. Per cercare di avvicinarsi alla fascia di prima serata della costa est americana, si è deciso di partire alle 15:50 ora della California ovvero nove ore indietro rispetto all'Italia. È prevista una diretta Sky a partire dalla 00:50