16 Dic [14:04]
Le Mans, missione lentezza:
una scelta che farà discutere
Marco Cortesi - Photo4
Rallentare le macchine che corrono a Le Mans. Anche con il nuovo ciclo di regole, continua la necessità da parte del Mondiale e dell'ACO di limitare le prestazioni. Il motivo, oltre alla generica ricerca della sicurezza, è anche un altro: il circuito di Le Mans è omologato FIA Grado 2, e occorre evitare che venga richiesto il passaggio a Grado 1 (quello per la F1) in quanto sarebbe molto difficile oltre che costosissimo aggiornare il tracciato della Sarthe agli standard della massima serie.
L'ACO ha stabilito, già da tempo, un'idea convenzionale per cui il limite ideale sia dai 3'20" ai 3'30" al giro in gara. Nel 2012, quando sono arrivate le norme sull'ibrido, i tempi più veloci in gara erano sopra i 3'25", ma presto crollarono. Anche all'inizio dell'attuale ciclo di regole, i tempi aumentarono, ma si è presto tornati su ritmi giudicati troppo alti: il giro record attuale è di 3'14"791 di Kamui Kobayashi nel 2017. L'anno scorso, Mike Conway scese sul 3'17"297, record in gara, tempo per l'appunto considerato... a rischio.
Per il debutto delle Hypercar, si cercherà nuovamente di abbassare le performance, con buone speranze di riuscirci visto che il regolamento sarà radicalmente nuovo, e trovare tutti i "trucchi" per far bene prenderà più tempo. Il problema? Che, per via del progresso tecnologico e delle regole, anche le LMP2 sono ampiamente scese sotto i 3'30", e dovranno essere rallentate, così come le LMP1, che saranno mantenute per il primo anno.
Ci si trova di fronte a due problemi, uno tecnico e uno commerciale. Dal primo punto di vista si può agire sul peso, ma anche con mappe, turbo boost e gomme dure. E' di questi giorni, ad esempio, la notizia che verranno utilizzate coperture Goodyear "calmierate" per ridurre le prestazioni. Dal punto di vista commerciale la criticità è che i gentleman che animano la categoria non apprezzino la riduzione di prestazioni.
Si tratta di un problema che richiederà molta sensibilità. Se per le LMP1 la cosa non genererà troppi problemi politici essendo la categoria frequentata da professionisti, per la classe inferiori si richiederà un "gioco" politico e tecnico molto preciso e delicato.