Jacopo RubinoÈ la forza di quel cognome. Con la sua presenza, Mick Schumacher ha già trasformato le prove libere del venerdì mattina al Nurburgring in un evento nell'evento: il figlio d'arte tedesco guiderà l'Alfa Romeo, debuttando in una sessione ufficiale della categoria regina. Per giunta sul circuito di casa, quello dove il padre ha vinto cinque volte, a cui si aggiunge l'edizione 2003 conquistata dallo zio Ralf.
Sarà un assaggio di 2021 per Mick, che sotto l'ala protettiva della Ferrari Driver Academy è ormai pronto al salto definitivo. Se con la scuderia svizzera o con la Haas, l'altra cliente di Maranello, è ancora da capire. La spinta viene da una stagione in F2 che lo ha visto crescere e risalire passo dopo passo fino a raggiungere la vetta della classifica. La serie cadetta, dopo la tappa di Sochi in cui Mick ha esaltato vincendo gara 1, è in pausa fino alla doppia trasferta in Bahrain. Nel frattempo, ecco l'opportunità di queste free practice al Gran Premio dell'Eifel. Avrà gli occhi puntati addosso, lo sa bene, una curiosità che i suoi colleghi in questa fase non hanno mai calamitato, e forse mai avranno. Con relativi pro e contro.
Nel paddock di quest'anno, disciplinato dai protocolli anti COVID-19, ci sarà però minore pressione. Lo sostiene Sabine Kehm, sua portavoce e manager come lo è stata di Michael. "Ci saranno meno giornalisti, non dovrà parlare così tanto nel percorso dal motorhome ai box. In questo senso sarà un po' più facile", ha spiegato alla tv RTL.
Mick, insieme ai colleghi Callum Ilott (che domani girerà con la Haas) e Robert Shwartmzan (che avrà la sua chance ad Abu Dhabi), la scorsa settimana si è allenato a Fiorano con la Ferrari SF71-H, la monoposto 2018. "È stato molto utile per riprendere confidenza con le procedure della squadra. Al Mugello ho avuto la chance di guidare la F2004, una vettura straordinaria ma ormai non più recente. Mettermi al volante di una vettura ibrida mi ha permesso di apprezzare quanto sia rilevante l'apporto della parte elettrica, e quanto progressi ci siano stati a livello aerodinamico", ha raccontato. Un "ripasso", perché Schumi junior nel 2019 aveva disputato i test post-gara in Bahrain, un giorno sulla Rossa e un giorno proprio sull'Alfa Romeo.
"Non vedo l'ora di calarmi in abitacolo in Germania, sarà bello poter fare il mio debutto ufficiale in F1 davanti ai miei tifosi. Nel team troverò anche qualche meccanico che ha lavorato con mio padre, e questo renderà quella giornata ancora più speciale". Resta un'incognita, quella del meteo. "Spero non sia bagnato, altrimenti non usciremmo neanche dal box", ha ammesso Mick all'emittente NTV. Il rischio, stando alle previsioni, in effetti potrebbe esserci. E sarebbe un peccato.