9 Apr [14:59]
Magnussen esalta la Haas
Per Grosjean weekend da dimenticare
Massimo Costa - Photo 4
Nessun errore al pit-stop e il team Haas-Ferrari ha potuto festeggiare i primi punti stagionali. Lo ha fatto grazie a un grande Kevin Magnussen capace di conquistare il quinto posto al termine di una gara tutta d'attacco, come piace a lui. Bravissimo in qualifica, il danese ha avuto subito un battibecco con Nico Hulkenberg che senza tanti complimenti lo ha spinto fuori pista. Magnussen, però, ha reagito immediatamente restituendo al tedesco della Renault lo sgarbo e avviandosi al duello con Pierre Gasly. Ma la Toro Rosso-Honda era troppo veloce domenica e così Magnussen ha iniziato a impostare al meglio la propria corsa. Tutto è filato liscio e la quinta posizione è la giusta ricompensa per quanto perduto a Melbourne per via di quei sciagurati pit-stop.
Alla Haas è mancato Romain Grosjean. Disastroso in qualifica, il franco-svizzero in gara è risalito fino alla decima posizione, ma troppo nervoso ha finito con l'ostacolare Magnussen, quando i due si sono trovati a contatto, che aveva gomme nuove ed era più veloce di lui. Un comportamento incomprensibile quello di Grosjean che poi ha perso il bargeboard e la sua Haas è divenuta inguidabile. Ha dovuto fermarsi per controllare che non vi fossero altri pezzi a rischio e si è definitivamente allontanato dalla zona punti.
Il team principal Gunther Steiner ha potuto tirare un bel sospiro di sollievo: “Peccato per i punti persi da Grosjean, era risalito bene dalla ottava fila, ma si è reso necessario un pit-stop non previsto per verificare cosa avesse perso dalla sua vettura e per controllare le altre parti. I pit-stop sono andati bene e sono orgoglioso del comportamento dei ragazzi e per quello che ci hanno permesso di conquistare. Dopo l’incubo di Melbourne, conquistare la quinta posizione in gara a Sakhir è semplicemente fantastico”.
Sono dieci punti importanti per la Haas che dopo le zero australiano sale al settimo posto nella classifica costruttori, ma soprattutto, ha dimostrato che quello di Melbourne non era un risultato (in qualifica e nelle prime fasi di gara) maturato per caso o per pura fortuna, ma frutto di un lungo lavoro invernale. E che quello visto a Sakhir si potrà ripetere anche domenica prossima a Shanghai. Il potenziale c’è e fondamentali, nel corso della stagione, saranno gli sviluppi che arriveranno.