19 Nov [9:11]
Manor di nuovo in coda
Cosa cambierà per il 2017?
Jacopo Rubino - Photo4
"Sono soldi che preferiremmo avere, ma non averli non è la fine di tutto. Non scompariremo". Dave Ryan, direttore sportivo della Manor, ad Auto Motor und Sport ha voluto rassicurare sul futuro: secondo alcune voci, infatti, l'aver perso il decimo posto nel Mondiale potrebbe addirittura minare la sopravvivenza della scuderia britannica, già vicina al collasso a fine 2014. La piccola impresa di Felipe Nasr con la Sauber a Interlagos, nono sotto la pioggia, al momento rende vana la decima piazza di Pascal Wehrlein colta in Austria, peraltro in una domenica asciutta. 2 punti a 1 in classifica, e 15 milioni di euro di differenza che fanno sicuramente gola.
"Facciamo i complimenti alla Sauber, sono stati capaci di cogliere l'opportunità", ha ammesso sportivamente Ryan. In verità anche la stessa Manor ha assaporato a lungo un altro arrivo top 10, e per questo il rammarico è maggiore: "In condizioni del genere la fortuna conta tantissimo. A un tratto speravamo persino di avere due macchine a punti, ma le safety-car e la bandiera rossa sono andate in favore della Sauber". Tuttavia è ancora presto per mollare il colpo, dato che resta un Gran Premio da disputare ad Abu Dhabi: "Nello sport ogni cosa è possibile. Siamo delusi, ma non sconfitti. Dobbiamo dare il massimo".
Il forte rischio di perdere il bonus, in ogni caso, per il 2017 potrebbe costringere la Manor ad accontentarsi di una coppia di piloti paganti: nomi come quelli di Esteban Gutierrez, appiedato dalla Haas, Jordan King (attuale collaudatore) o del già schierato Rio Haryanto (costretto a fermarsi dopo Hockenheim) sulla carta sono soluzioni più remunerative rispetto all'eventuale conferma di Wehrlein, pur sostenuto dalla Mercedes.
Nel frattempo, come riportato da Autosport, la piccola compagine inglese insieme alla Force India ha richiesto alla FOM un anticipo sulle rate 2017 dei proventi commerciali. Nulla però di allarmante, almeno stando a un comunicato chiarificatore: "Sì, abbiamo chiesto un anticipo. Ci sono stati in passato dei precedenti del genere, per aiutare le squadre durante il periodo invernale". Bernie Ecclestone distribuisce infatti gli introiti da febbraio a novembre, ma nella pausa invernale, quella in cui vengono costruite le vetture, possono esserci problemi di liquidità nei pagamenti con i fornitori.