21 Lug [19:30]
Marchionne in gravi condizioni,
lascia la guida di Ferrari e FCA
Jacopo Rubino - Photo4
È arrivata l'ufficialità, ad epilogo di una lunga giornata. Sergio Marchionne non è più il presidente di FCA e Ferrari, a causa dell'aggravarsi delle sue condizioni di salute. "Fiat Chrysler Automobiles comunica con profonda tristezza che in settimana sono sopraggiunte complicazioni inattese durante la convalescenza post-operatoria del Dr. Marchionne. Per questi motivi non potrà riprendere la sua attività lavorativa", si legge nella nota diffusa dal gruppo di Torino.
La riunione d'emergenza del consiglio d'amministrazione, quindi, ha consegnato la presidenza Ferrari a John Elkann. In un meeting fissato per i prossimi giorni, invece, agli azionisti verrà proposto il nome di Louis Carey Camilleri per la poltrona di amministratore delegato. Già nel board di Ferrari dal 2015 ed ex presidente di Philip Morris International, Camilleri è nato in Egitto da genitori maltesi: dopo gli studi in Gran Bretagna e Svizzera, ha avuto una lunga carriera nell'industria del tabacco. È inoltre nel cda di America Movil e Telmex, e parla fluentemente inglese, italiano e francese.
Per quanto riguarda FCA, "il Consiglio ha deciso di accelerare il processo di
transizione per la carica di CEO in atto ormai da mesi e ha nominato Mike Manley amministratore delegato", si legge. Manley, inglese, era a capo dei brand Jeep e RAM.
"Sono profondamente addolorato per le condizioni di Sergio. Si tratta di una situazione impensabile fino a poche ore fa, che lascia a tutti quanti un senso di ingiustizia. Il mio primo pensiero va a Sergio e alla sua famiglia. Negli ultimi 14 anni, abbiamo vissuto insieme successi e difficoltà, crisi interne ed esterne, ma anche momenti unici e irripetibili, sia dal punto di vista personale che professionale. Per tanti Sergio è stato un leader illuminato, un punto di riferimento ineguagliabile. Per me è stato una persona con cui confrontarsi e di cui fidarsi, un mentore e soprattutto un amico", sono alcuni dei passaggi della dichiarazione diffusa a nome di John Elkann.
Marchionne aveva preso le redini di Fiat nel 2004, traghettandola dal rischio di fallimento all'espansione globale acquisendo il controllo di Chrysler nel 2009. Dal 2014, subentrando a Luca Cordero di Montezemolo, è diventato inoltre presidente della casa di Maranello orchestrando la riorganizzazione del team di Formula 1, tornato ormai al vertice della griglia.