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7 Apr [0:16]

Marrakech, gara 1: Campana col brivido

Claudio Pilia

Sergio Campana ha capitalizzato la pole position, siglata questo pomeriggio in qualifica, nel migliore dei modi, con una perentoria vittoria sul circuito di Marrakech. Il pilota di Reggio Emilia ha dominato la gara in lungo e in largo, partendo bene allo spegnimento dei semafori e guadagnando un buon margine giro dopo giro. Una vittoria netta e decisa che, però, ha rischiato di finire male. Nel finale, la rottura di un tubo di scarico ha danneggiato il radiatore, causando una perdita d’olio manifestatasi con una lunga fumata dalla bancata destra. Sotto la bandiera a scacchi, il sospiro di sollievo è giunto per appena 1 secondo e 6 decimi su Daniel De Jong.

La gara del pilota di casa MP, impegnato quest’anno anche in GP2, non è però stata più facile di quella di Campana: l’olandese è stato infatti costretto a cambiare compound di gomme prima del via, passando dalle soft alle supersoft, dopo aver riscontrato una foratura causata da una determinante... graffetta da ufficio! Tra i sicuri protagonisti, quest’oggi, c’è stato sicuramente Kimiya Sato. Il vincitore di gara 2 a Monza, scattato dalla sesta posizione in griglia, ha dato battaglia per tutti i 19 giri, rischiando anche di finire la sua corsa contro i muretti all’ultima chicane, salendo fino al terzo gradino del podio. Per lui, si allunga un’importante striscia positiva: è il terzo podio in tre gare finora disputate!

Podio però a rischio perché Sato ha effettuato il pit-stop all'ultima tornata, cosa non proprio prevista dal regolamento e il giapponese è stato penalizzato. Il team ha quindi interposto appello e la classifica non è cambiata divenendo sub-judice. Molto bene anche l’altro pilota MP, Riccardo Agostini: autore di una leggera toccata sulle protezioni, col posteriore della sua Lola e rientrato ai box al 7mo giro, il padovano si è rimboccato le maniche, risalendo la classifica e finendo, al traguardo, davanti al connazionale Antonio Spavone.

Caotica, per usare un eufemismo, la gara di Narain Kartikeyan. Il pilota indiano, nonostante un errore in una chicane, ha ingaggiato una lunga lotta per il podio con Agostini ed il pilota del team Ghinzani, Robert Visoiu. Proprio Visoiu, con un errore in frenata nel tornante che immette nel rettifilo di partenza, si è fatto sopravanzare da Kartikeyan, perdendo la posizione all’ingresso dei box e ritirandosi successivamente per problemi meccanici, quando mancavano appena due giri alla bandiera a scacchi.

Sabato 6 aprile 2013, gara 1

1 - Sergio Campana - Ibiza - 19 giri in 29'06"179
2 - Daniel De Jong - Manor GP - 1"033
3 - Kimiya Sato – Euronova – 1"778
4 - Riccardo Agostini – Manor MP – 3"752
5 - Antonio Spavone – Super Nova – 10"906
6 - Narain Kartikeyan - Zele - 14"810
7 - Vittorio Ghirelli – Super Nova – 35"947
8 - Andrea Roda – Virtuosi – 36"767
9 - Luciano Bacheta – Zele - 37"054
10 - Giuseppe Cipriani – Ibiza – 38"034
11 - Yoshitaka Kuroda – Euronova – 42"954
12 - Michele La Rosa – MLR71 – 44"336
13 - Max Snegirev – Virtuosi – 50"696
14 - Robert Visoiu – Ghinzani – 2 giri

Giro più veloce: Narain Kartikeyan 1'28"450

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