28 Mar [16:29]
Mercedes, un KO che brucia
Stefano Semeraro - Photo 4
Lo chiamano overcut, ma stavolta è stato un uppercut, un cazzotto che ha mandato KO le strategie della Mercedes e steso al tappeto Lewis Hamilton. Fino all'anno scorso, in F.1 vinceva chi anticipava la sosta – nome in codice: undercut – e poi picchiava giri come martellate per approfittare delle gomme fresche per mettersi dietro la concorrenza. Per evitare che la Ferrari tentasse la mossa a Melbourne quelli della Mercedes, imbeccati da un Hamilton preoccupato dal degrado delle gomme, hanno pensato bene di anticipare di un giro lo stop, peccato per loro però, che hanno sbagliato i calcoli.
Per due motivi: il primo è che le Pirelli di quest'anno non si degradano così in fretta, il secondo è che le nuove monoposto sono più difficili da sorpassare. Il risultato è stato che uscito dai box Hamilton si è ritrovato dietro Max Verstappen e ha perso tempo cercando di passarlo, mentre Sebastian Vettel, che non si è fatto prendere dal panico e ha sfruttato l'ampio margine rimasto alle sue supersoft, restando in pista più a lungo (sei giri) è riuscito ad aumentare il distacco sul rivale piazzandoglisi davanti quando a sua volta è rientrato dopo la pista.
Questione di pugni, i rimpianti di Hamilton
Da pugni presi e quelli dati, stavolta sul tavolo. La frustrazione Mercedes è stata infatti visivamente riassunta dalle manate tirate sul desk da Toto Wolff al momento del sorpasso nel pit-stop: l'ingenuo errore di strategia delle Frecce d'Argento ha fatto perdere le staffe persino ad un uomo equilibrato come il team principal della scuderia anglo-tedesca. Wolff ha poi ha riacquistato rapidamente il suo aplomp, e insieme a Niki Lauda è andato a complimentarsi nel box della Rossa.
Ma la rabbia è rimasta. «A volte si vince, a volte si perde. Stavolta è andata male a noi, ma la Ferrari è stata brava a metterci sotto pressione fin dall'inizio. Hanno avuto ragione loro, complimenti. Abbiamo sbagliato pensando che le gomme si sarebbero degradate più velocemente, Sebastian però, è stato molto bravo e veloce a rimanere in scia a Lewis». La conclusione è amara: «Forse potevamo fare di più».
Giudizio condiviso da Hamilton, che pure è stato decisivo nel chiedere il pit-stop anticipato che gli ha complicato la vita. «Avrei potuto vincere la gara, ma avremmo dovuto comportarci meglio in determinate situazioni. Non si può vincere sempre, però sono convinto che abbiamo tutto per batterli». Poi, una frecciatina al grande assente: «Se Vettel sarà un osso più duro di Rosberg? Decisamente sì, quest'anno ci sarà il migliore contro il migliore al vertice assoluto, mi aspetto una battaglia molto dura».
In Cina il secondo round
Melbourne è un tracciato cittadino, in casa Mercedes sono convinti che già in Cina sarà un'altra storia, ma la chiave sarà la continuità. «A Shanghai troveremo un circuito con caratteristiche completamente diverse rispetto agli altri circuiti», ha spiegato Wolff. «Però, non dobbiamo puntare a rifarci solo lì, dobbiamo essere competitivi su tutte le piste e in ogni condizione». Wolff si è detto soddisfatto dell'esordio di Valtteri Bottas, subito sul podio dietro Vettel e Hamilton. «In Williams aveva già dimostrato il suo potenziale, lo abbiamo scelto senza pensarci su troppo. In qualifica è andato bene, nel finale è stato velocissimo, come prima volta non possiamo lamentarci». Il finlandese ha ammesso di essere «molto sorpreso dal ritmo delle Ferrari» (ma come, non erano tutti certi che si stesse nascondendo?), mentre via Twitter alla fine è arrivato anche il commento del campione in carica Nico Rosberg, sorridente e rilassato con moglie e figlioletta davanti alla tv. «Rispetto per Vettel e la Ferrari. Quest'anno potrebbe esserci una bella battaglia fra Mercedes e Ferrari: pronti?». Eccome.