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25 Nov [11:54]

Minardi parla delle giovani promesse italiane

Giancarlo Minardi traccia un bilancio di fine stagione per quanto riguarda i piloti italiani. Un anno nel quale Valsecchi ha vinto la GP2 Asia e una gara della Main Series al pari di Giacomo Ricci, un 2010 nel quale Davide Rigon ha conquistato ancora una volta la Superleague ed Edoardo Mortara ha dominato la F.3 Euro Series facendo una storica doppietta al GP di Macao:

"Lo scorso fine settimana Edoardo Mortara ha fatto un qualcosa che difficilmente potrà essere ripetuto. E’ un pilota che è sempre andato molto forte e sinceramente non ho capito bene cosa possa essere successo quando è uscito dalla GP2. Nonostante fosse alla sua prima stagione era riuscito a far parlare di sè. Con grande umiltà ha fatto un passo indietro andando a vincere la F.3 Euro Series. Quello che è sicuramente più importante è la vittoria nel GP di Macao, che richiama tutto il fior fiore dell’automobilismo minore. Bisogna fargli un plauso e meriterebbe di essere certamente supportato".

"Mi auguro che il gruppo Volkswagen gli possa aprire delle possibilità, facendolo crescere come pilota avvicinandolo al professionismo. E’ sicuramente tra i giovani più promettenti che l’automobilismo italiano sta facendo crescere, insieme a Rigon e Valsecchi. In questa stagione Rigon è riuscito a vincere per la seconda volta un campionato Superleague che si è dimostrato essere molto competitivo e il titolo è il giusto premio per il lavoro che ha saputo fare in questa lunga stagione. Davide è sempre stato un primo attore e direi che merita una chance di prestigio. Ora deve cercare di consacrarsi".

"Nel mondo dell’automobilismo purtroppo non conta solo il talento e la fortuna, ma anche il fattore economico. Valsecchi ha mostrato di essere già maturo per la F.1. Al di là delle condizioni della pista di Abu Dhabi, ha dimostrato, arrivando da una stagione in GP2 e salendo per la prima volta su una monoposto da Formula 1, la Hispania, di essere veramente pronto per il grande salto. Purtroppo i posti sono pochissimi e non è facile mettere insieme dei budget così importanti. Per questi tre alfieri, che meriterebbero tutti un posto dignitoso nella massima serie, non sarà facile raggiungere questo traguardo".

"Le polemiche che ho letto in questi giorni su qualche sito internet sono inutili, chiamando in causa la Federazione che non farebbe nulla per i piloti (probabilmente si riferisce a noi di Italiaracing, ndr). Negli ultimi tre anni abbiamo fatto un grande lavoro. La Federazione ha l’obbligo di appoggiare e inventare dei campionati validi per la formazione dei giovani (ricordiamo che in Italia non è che non ci fosse nulla per i giovani, per un decennio c'è stata la F.Renault che ha allevato decine e decine di piloti, ndr), ma non può permettersi l’onere di sovvenzionare la stagione di un pilota (come sottolineato correttamente da Italiracing, ndr). Si sta lavorando duramente anche con il Ferrari Driver Academy e i risultati sono sotto gli occhi di tutti".

"Dopo un vuoto di parecchi anni abbiamo la fortuna di avere dei ragazzi validi che come Federazione vogliamo aiutare almeno a livello di consigli, indirizzandoli su quello che potrà essere il loro cammino (prospettiva ammirevole e interessante, ndr). I giovani che sono passati dalla Formula ACI-CSAI Abarth alla F.3 hanno fatto molto bene. Questo significa che si tratta di un campionato promettente e propedeutico. Anche Calderelli, proveniente dalla F.3 Italia (dopo un anno di F.Azzurra, tre anni di F.Renault e uno di F.3 Euro Series, ndr), sta facendo molto bene nelle prove in GP2 e a breve proverà la Ferrari F1 dove potrà mostrare il suo talento".

"In F.3 è il pilota che ha marcato più vittorie in gara-1. Inoltre su circuiti impegnativi si è distinto. Ci sono tantissimi piloti che stanno crescendo e per questo sarebbe molto bene che qualcuno li potesse testare. Sono ansioso di vedere in azione trio Ramos-Richelmi-Caldarelli con la Ferrari a Vallelunga. C’è molta carne al fuoco. Vediamo di cuocerla bene senza farla bruciare. Per spezzare una lancia in favore di tutti questi giovani che stanno crescendo, mi auguro che i team di F.1 decidano di rivedere la gestione delle prove del venerdì mattina. Da diversi anni continuo a sottolineare l’importanza di ritornare alle prove libere del venerdì mattina dedicate ai giovani nei weekend dei GP".

"Proprio da lì sono venuti alla ribalta nomi come il campione del mondo Sebastian Vettel e Robert Kubica. A mio modesto parere, ad oggi, questa è l’unica strada che potrà aprire la strada verso il circus ad alcuni piloti. Questa strategia andrebbe a favore non soltanto dei piloti, ma anche della F1 stessa. Ormai ci sono 3-4 piloti che all’anagrafe contano tante candeline. Poter contare su un vivaio e su dei campioni giovani come Vettel, Rosberg, Hamilton, Alonso ha un vantaggio non indifferente in termini di immagine, prestazione e audience".

"Da quello che possiamo leggere sui giornali e ascoltare dai TG sull’economia e sulla crisi finanziaria, ci aspetterà un 2011 pieno di incognite. Siccome l’automobilismo è un mondo che vive prettamente sull’economia e sugli investimenti questa situazione non ci aiuta. E’ anche vero che nonostante tutto l’Italia è riuscita ad onorare i campionati dove siamo stati presenti come concorrenti e organizzatori. Questo mi fa sicuramente ben sperare”.

gdlracing