25 Mag [16:06]
Montecarlo 2021 in lista nera:
anche la Mercedes ha gare da incubo
Jacopo Rubino - XPB Images
Barcellona 2016, Spielberg 2018, Hockenheim 2019, adesso Montecarlo 2021. Anche la Mercedes ha la sua lista nera, con domeniche da incubo all'interno di stagioni in Formula 1 comunque trionfali. E per questo, forse, le debacle rimangono ancor più impresse nella memoria, con buona pace dei malcapitati. La batosta più fresca, quella rimediata nel Principato, è stata cocente per il mix di errori, imprevisti e scarso rendimento, costato sia la vetta del Mondiale Costruttori che quella del Mondiale Piloti, a favore della Red Bull e di Max Verstappen.
L'episodio simbolo in negativo, ovviamente, è stato l'incredibile ritiro di Valtteri Bottas. Il finlandese al giro 30 è entrato ai box per il cambio gomme... per non uscirci più, visto che il dado del cerchio anteriore sinistro non si è sfilato, nonostante vari tentativi disperati. E persino il giorno dopo, non c'era modo di estrarlo. "Non mi era mai capitata una cosa del genere", ha raccontato il finlandese. "Che sia un errore umano o un problema tecnico, non importa: dobbiamo trovare la causa, e apprendere. Se è stato un errore umano, supporteremo chi lo ha commesso".
Il team principal Toto Wolff ha scagionato l'uomo addetto alla pistola, sottolineando: "Ci sono sempre molti fattori che portano a un fallimento, in questo caso rivedremo il disegno e il materiale del mozzo. Il meccanico incaricato è uno dei più bravi e dei più rapidi". Il direttore tecnico James Allison ha spiegato meglio cos'è accaduto: "Se la pistola non è posizionata perfettamente sul dado, può consumarne i lati e non avere più presa". Il paragone è quello con i lavori domestici, quando si adopera un trapano avvitatore che, a volte, può spanare la testa di una vite. Chiaro che per la Mercedes le conseguenze abbiano avuto esiti decisamente peggiori. Bottas era secondo, senza il suo stop la Stella sarebbe almeno rimasta leader della classifica squadre.
Ma la W12, a Monaco, ha comunque prestato il fianco sul fronte velocistico. "Sulla nostra macchina ci sono delle debolezze, su questo circuito era davvero dura far funzionare le gomme. Baku (prossima tappa in calendario, ndr) sarà un altro tracciato cittadino, freddo e scivoloso, potremmo soffrire anche lì", ha affermato Hamilton. Il britannico al traguardo era a dir poco contrariato, senza quello spirito di gruppo spesso esibito con orgoglio: "Abbiamo perduto tanti punti per una prestazione davvero scarsa del team. Sono un po' sorpreso, ma sono situazioni che servono a metterci alla prova".
Il weekend di Lewis è stato compromesso soprattutto dalla brutta qualifica, pagando una scelta di assetto sbagliata dagli ingegneri. Cercando di correggere il tiro in gara, la strategia con undercut non si è rivelata effiace ("ci è costata tre posizioni"), e il campione in carica ha terminato solo settimo, sempre bloccato dietro all'AlphaTauri di Pierre Gasly. "Avremo qualche discussione interna, può essere doloroso imparare queste lezioni, ma lo abbiamo già fatto tante volte", ha insistito Hamilton. Meglio girare pagina. L'obiettivo? "Assicurarci che non accada di nuovo". Tradotto, non avere altri Gran Premi da lista nera, capitati pure a chi domina la F1 dal 2014. Imbattuti sì, ma non imbattibili.