1 Set [15:42]
Monza - Le scuse di Vettel
L'irritazione di Raikkonen
Marco Cortesi
L’hanno presa (relativamente) con filosofia i piloti Ferrari. Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel, in occasione della conferenza stampa precedente al Gran Premio di Monza, hanno parlato degli eventi di Spa, oltre che delle aspettative per la tappa italiana. Tema principale, ovviamente, le scorribande che hanno coinvolto Max Verstappen ad inizio corsa.
“Il problema vero è il fatto che la vettura davanti si sposti in frenata - ha spiegato Vettel parlando della “difesa” di Verstappen - perché ciò non dà agli altri il tempo di reazione e può causare un incidente. Penso che Max abbia capito qual è il problema e vedremo di parlarne ancora. Però non sono un gran sostenitore del fatto di andare dai commissari a lamentarmi. Penso che le cose si possano risolvere confrontandoci”.
Vettel si è scusato col compagno per il contatto della prima curva. “Pensavo che ci fosse una vettura sola che arrivava alla prima curva insieme a me, quella di Raikkonen che avevo un po' più avanti. Invece eravamo in tre con anche Max. La prossima volta cercheremo di darci più spazio...”
E’ ancora comunque abbastanza arrabbiato Raikkonen, in particolare per l’atteggiamento di Verstappen, che avrebbe fatto trasparire la chiusura nei suoi confronti come una “vendetta” per l’incidente alla prima curva. “Personalmente non ho nulla contro Max, è veloce e sta facendo un ottimo lavoro. Semplicemente alcune delle cose che ha fatto non mi sono sembrate corrette… non possiamo iniziare a vendicarci con gli altri per qualcosa che è successo in precedenza, perché può andare a finire davvero male”.
Positive le sensazioni per la gara: “Certo non è stata una situazione ideale per come il weekend è andato - ha continuato Vettel - ma dal punto di vista delle prestazioni il weekend è stato positivo, e siamo agganciati al treno di testa. Sono fiducioso che la macchina possa essere veloce, e la gara di Monza con tutti il supporto dei tifosi arriva al momento giusto… E poi sto iniziando a vedere che le persone non mi odiano così tanto come pensavo dagli anni con la Red Bull”.