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3 Nov [8:41]

Motegi, gara
LeMans al top dopo 17 anni

Marco Cortesi

Finale di stagione tesissimo e giocato tutto in casa Lexus per il SuperGT 2019. Dopo un lungo digiuno, il team LeMans ha potuto festeggiare il successo finale a Motegi, chiudendo in gara alle spalle di Ryo Hirakawa e Nick Cassidy. Una partenza non felice per Oshima l'aveva portato al quinto posto, ma da lì è iniziato il recupero. Prima il quarto posto, soffiato a Ronnie Quintarelli, poi il terzo su Koudai Tsukakoshi e la Honda. Davanti a tutti, a condurre sin dalla partenza è stata la prima delle LC500 Tom's di Kazuki Nakajima e Yuhi Sekiguchi, ma in modo più o meno agevolato, è arrivato l'avvicendamento con la vettura gemella di Ryo Hirakawa e Nick Cassidy. Un successo per il duo nippo-neozelandese,con il contemporaneo terzo posto degli avversari, sarebbe valso il secondo titolo consecutivo.

Yamashita si è però dimostrato un campione, andando subito alla caccia di Sekiguchi e passandolo al termine di un  duello, che ha visto entrambi finire nella sabbia. La seconda posizione è valsa un titolo che mancava da 17 anni: al volante, allora, c'era il team principal di oggi, Juichi Wakisaka. Una rincorsa incredibile qualla del team, che dopo la scomparsa del direttore tecnico Kinji Yamada lo scorso anno e una stagione 2018 estremamente difficile, è stato un riferimento, beneficiando anche della fortuna con le safety-car nel corso dell'anno. Tra l'altro, per la Lexus LC500 si tratta dell'ultima apparizione, prima del passaggio alla Toyota Supra.

Quarta posizione in gara per un'altra Lexus, quella di Yuji Tachikawa e Hiroaki Ishiura, confermando la superiorità, soprattutto in gara, delle vetture del gruppo Toyota. Top-5 nell'ultima gara in SuperGT per Jenson Button, coadiuvato ancora da un Naoki Yamamoto in forma smagliante. Ottava piazza invece per Quintarelli e Tsugio Matsuda. Dopo aver guadagnato il secondo posto al via, la Nissan numero 23 ha perso via via posizioni. Giornata difficile per le GT-R in generale, con una vettura fermata da problemi al motore prima della partenza, e un'altra bloccata nei primi giri. L'altra vettura superstite ha chiuso decima.

In classe GT300 il titolo è andato al team ARTA con Shinichi Takagi e Nirei Fukuzumi, anche in questo caso 17 anni dopo l'ultima affermazione nella classe cadetta. Oltre 10 punti il margine della Honda NSX numero 55 nonostante il quarto posto in gara. Il successo è andato alla Nissan Gainer di Katsuyuki Hiranaka e Hironobu Yasuda, che ha passato sul traguardo la Mercedes di Gamou-Suganami.

Domenica 3 novembre 2019, gara

1 - Hirakawa-Cassidy (Lexus LC500) – Toms - 53 giri
2 - Oshima-Yamashita (Lexus LC500) – LeMans - 12”169
3 - Nakajima-Sekiguchi (Lexus LC500) – Toms - 14”871
4 - Tachikawa-Ishiura (Lexus LC500) - Cerumo - 1”492
5 - Tsukakoshi-Baguette (Honda NSX) – Real - 21”338
6 - Yamamoto-Button (Honda NSX) – Kunimitsu - 22”018
7 - Kunimoto-Tsuboi (Lexus LC500) – Bandoh - 46”232
8 - Quintarelli-Matsuda (Nissan GT-R) – Nismo - 47”481
9 - Nakajima-Mutoh (Honda NSX) – Mugen - 1'08”290
10 - Takaboshi-Mardenborough (Nissan GT-R) – Kondo - 1'08”885
11 - Kovalainen-Nakayama (Lexus LC500) – Sard - 1'29”961
12 - Karthikeya-Makino (Honda NSX) – Nakajima - 1 giro
13 - Nojiri-Izawa (Honda NSX) – Arta - 6 giri

Ritirati
Takaboshi-Mardenborough

Non partiti
Hirate-Makowiecki

In campionato
1. Oshima-Yamashita 85; 2. Hirakawa-Cassidy 83; 3. Matsuda-Quintarelli 52,5; 4. Tachikawa-Ishiura 46,5; 5. Kovalainen-Nakayama 44.