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18 Lug [8:29]

Motegi, gara
Makino-Yamamoto, che battaglia

Marco Cortesi

I campioni in carica Tadasuke Makino e Naoki Yamamoto si sono confermati a Motegi, nel quarto appuntamento del SuperGT giapponese, ritornando alla vittoria dopo il successo che, sempre a Motegi, gli aveva dato il titolo a fine 2020. La Honda Kunimitsu, dopo una spettacolare battaglia durata tutta la corsa con la Toyota Bandoh, è riuscita con Yamamoto a resistere nel finale al ritorno di Ritomo Miyata. La scuderia di Masataka Bandoh, figlio del patron SuperGT, è andata vicina al colpaccio anche grazie alle gomme Yokohama estremamente veloci in particolare a inizio stint. Dopo i primi giri che avevano visto Makino al top, Yuji Kunimoto era infatti passato a condurre all'11° giro, approfittando del traffico.

Un perfetto undercut ha però riportato davanti la NSX numero 1. A quel punto, Yamamoto ha dovuto resistere all'assalto, aiutato anche da due Full Course Yellow che hanno stabilizzato il gap. Nei primi passaggi dopo la ripresa, in entrambi i casi, Miyata si è riaffacciato, con le prestazioni che andavano però a stabilizzarsi poco dopo a favore dei rivali, una volta che le Bridgestone entravano nella loro finestra operativa. Alla fine, uno solo è stato l'attacco vero, grazie anche al "gioco" di due Toyota GT300 doppiate, ma Yamamoto ha resistito, allungando poi nel finale. Una bella prova sia per Yamamoto, in particolared difficoltà nell'inizio di stagione, sia per Makino dopo la meningite che l'aveva costretto a saltare la prima gara.

Terza posizione per la prima delle Toyota Tom's, quella di Sho Tsuboi e Yuhi Sekiguchi, mentre Toshiki Oyu ha portato la Honda targata RedBull del team Mugen al quarto posto, approfittando di un errore in doppiaggio che ha messo KO il compagno di marca Hiroki Otsu.

Sono continuate in gara le difficoltà della Nissan ed in particolare del team Nismo. Ronnie Quintarelli ha mantenuto il decimo posto al via, e Tsugio Matsuda dopo la sosta è passato undicesimo. I ritiri di Otsu, e di Koudai Tsukakoshi con la Honda Real, gli hanno dato la possibilità di segnare punti, ma considerando l'assenza di zavorra, ed il sesto posto di Kohei Hirate a parità di gomme Michelin, si può parlare di un'altra gara-no. Nonostante il tredicesimo posto, complici zavorra e restrittore, Kenta Yamashita e Kazuya Oshima rono rimasti al vertice del campionato.

In classe GT300, vittoria a sorpresa per Hiroki Katoh e Ryohei Sakaguchi, lo zio di Sena Sakaguchi. Sulla loro Lotus a telaio Dome sono entrati ai box pochi secondi prima di una Full Course Yellow, balzando al comando e mantenendolo fino alla fine.

Domenica 18 luglio 2021, gara

1 - Yamamoto-Makino (Honda NSX) – Kunimitsu - 63 giri
2 - Kunimoto-Miyata (Toyota Supra) – Bandoh - 3"221
3 - Sekiguchi-Tsuboi (Toyota Supra) – Tom’s - 11"880
4 - Oyu-Sasahara (Honda NSX) – Mugen - 29"226
5 - Nojiri-Fukuzumi (Honda NSX) – ARTA - 30"521
6 - Hirate-Chiyo (Nissan GTR) – Bmax - 54"164
7 - Hirakawa-Sakaguchi (Toyota Supra) – Tom’s - 56"742
8 - Tachikawa-Ishiura (Toyota Supra) – Cerumo - 57"272
9 - Matsuda-Quintarelli (Nissan GTR) – Nismo - 57"773
10 - Nakayama-Kovalainen (Toyota Supra) - Sard - 58"320
11 - Matsushita-Hiramine (Nissan GTR) – Impul - 1'06"557
12 - Takaboshi-Sasaki (Nissan GTR) – Kondo - 1'16"082
13 - Oshima-Yamashita (Toyota Supra) – Cerumo - 1 giro

Ritirati
49° giro - Tsukakoshi-Baguette
43° giro - Otsu-Izawa

Il campionato
1. Oshima-Yamashita 35; 2. Yamamoto 32; 3. Makino 29; 4. Hirakawa-Sakaguchi 27; 5. Tsukakoshi-Baguette, Sekiguchi-Tsuboi 26.