Jacopo RubinoDopo René Rast, la cancellazione del programma LMDh costa ad Audi la perdita di un altro dei suoi piloti di punta, Nico Muller. Anche lo svizzero lascerà la casa di Ingolstadt alla fine di questa stagione, in cui affronta in parallelo il DTM e il GT World Challenge Europe Endurance (in equipaggio con Valentino Rossi) al volante della R8 GT3. È arrivata la decisione congiunta di risolvere in anticipo il contratto, consentendo a Muller di cercare altre opportunità di carriera: "Oltre alla Formula E, vede il suo futuro fra Le Mans e prototipi. Al momento non potevamo offrirgli questo", ha ammesso Rolf Michl, da questo mese nuovo capo del reparto corse Audi. "Con grande dispiacere, abbiamo scelto di lasciarlo andare, e dargli modo di realizzare il suo sogno".
Per Muller è già confermato il ritorno in Formula E, in cui nel 2023 difenderà i colori della scuderia Abt, di cui è stato portacolori per cinque anni proprio nel DTM. A questo punto è quasi scontato un accordo con un altro costruttore o team per gareggiare anche nell'endurance, dopo le esperienze in classe LMP2 che in origine dovevano essere propedeutiche all'impegno con la futura LMDh dei Quattro Anelli, progetto abortito sul nascere: "Con l'ingresso in Formula 1 (nel 2026, ndr), in Audi ci sono adesso altre priorità", ha preso atto Muller.
L'elvetico, classe 1992, terminata la gavetta in monoposto è entrato nella rosa dei piloti ufficiali Audi dal 2014, diventando protagonista nel DTM con 11 vittorie e gli onori di vicecampione 2019 e 2020. "Audi mi ha dato la chance di diventare professionista, devo molto all'azienda e sono un grande fan del marchio, ma ho ancora degli obiettivi nel motorsport che non potevano essere realizzati insieme", ha spiegato. L'ultima apparizione di Muller da alfiere Audi sarà nel weekend dell'8-9 ottobre a Hockenheim, tappa conclusiva del DTM 2022. Poi si volterà pagina.