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1 Feb [13:03]

Nel segno di Pipo
Derani eroe del team Extreme Speed

Marco Cortesi

Raramente un pilota viene esaltato per una prestazione in una 24 ore tanto quanto lo è stato Felipe Derani, in arte Pipo, nella Rolex 24 di quest’anno. Il giovane brasiliano, guadagnatosi la qualifica di pilota ufficiale Ligier, in Florida al termine di una prima stagione WEC disputata col G-Drive Racing e chiusa al secondo posto in classifica. Già nel 2015, Derani aveva messo in mostra ottime qualità al passaggio definitivo dalle formule all’endurance ma è stato a Daytona, in una delle gare più massacranti del panorama internazionale, che si è messo in mostra al meglio.

Costante e velocissimo, il “tascabile” ventiduenne di San Paolo ha dimostrato di aver digerito al meglio la pista, mettendo a segno degli stint veloci e privi di errori. Il suo miglior tempo è risultato oltre un secondo più veloce rispetto a quello del rivale più vicino, permettendo alla squadra di “neutralizzare” anche un ritmo un po’ più blando da parte dei “boss” dell’Extreme Speed Motorsport, Zak Brown e Scott Sharp.

Per la prima volta, una LMP2 è riuscita a sopravvivere nel confronto dei Daytona Prototype, più robusti e dal motore più potente, grazie alle migliori doti telaistiche che però costringono i piloti a “spremere” di più la vettura. Si tratta di una prima volta per quanto riguarda un’endurance dopo la riunione con la Grand-Am, e di un bel ritorno per il team dopo la devastante edizione 2015 quando, acquistate due nuove HPD ARX-04, le vetture erano state colpite da gravi problemi di affidabilità e omologazione, e si era dovuto ripiegare su due Ligier, sempre motorizzate Honda. Per quest’anno, è arrivata la decisione di rallentare il programma, schierando una sola vettura gestita direttamente da Ligier e fornita quasi “chiavi in mano”. Scelta che ha sicuramente semplificato il lavoro.