28 Feb [19:43]
Pace FIA-Ferrari sulla power unit,
accordo privato dopo i dubbi del 2019
Jacopo Rubino - Foto XPB
Pace fatta tra FIA e Ferrari sulla questione power unit, fonte di polemiche nel 2019. Proprio durante l'ultima giornata di test invernali a Barcellona, la Federazione ha diffuso una breve nota per confermare la conclusione delle analisi sul motore del Cavallino, e soprattutto il raggiungimento di un accordo. Di cui non verranno però rivelati i dettagli pubblicamente.
Nella passata stagione il team italiano è stato più volte nel mirino per il vantaggio prestazionale del suo V6 turbo, innescando malumori fra gli avversari. I sospetti erano dapprima indirizzati su un utilizzo al limite del regolamento per quanto riguarda la parte ibrida, poi sul consumo di olio in camera di combustione e infine su un "trucco" per aggirare la portata del flussometro, che avrebbe consentito un maggiore utilizzo di carburante e quindi più cavalli.
Ad alimentare i dubbi era stata inoltre la multa di 50 mila euro ricevuta ad Abu Dhabi: sulla vettura di Charles Leclerc, prima della gara, era stato dichiarato un quantitativo di benzina errato rispetto a quello effettivamente a bordo. Il pilota monegasco era stato comunque ammesso al via. Anche in relazione a questo caso, dal Mondiale 2020 sulle power unit viene montato un secondo flussometro.
La Federazione non ha dichiarato in modo esplicito se il propulsore Ferrari fosse effettivamente conforme alle regole, ma parlando di "accordo" sembra che l'argomento venga semplicemente archiviato. "La FIA e la Scuderia Ferrari hanno concordato una serie di impegni tecnici che miglioreranno il controllo di tutte le power unit di F1 per i prossimi campionati, così come di assistere la FIA in tutti gli aspetti normativi e sulle attività di ricerca relative alle emissioni di anidride carbonica e sui carburanti sostenibili", viene inoltre specificato.
Un passaggio che sembra sancire un "patto di ferro" tra Parigi e Maranello, in favore della trasparenza, e che dovrebbe fare da scudo politico ad ulteriori controversie. Nel 2019 nessuna squadra avversaria aveva comunque presentato una protesta formale.