Jacopo RubinoLa BMW ha mosso i primi passi sull'asfalto in avvicinamento al DTM 2019: sul circuito interno di prova a Dingolfing, Bruno Spengler nei giorni scorsi ha guidato una M4 "laboratorio" dotata del nuovo motore quattro cilindri turbo da 2 litri, che in base al regolamento Class 1 sostituirà il vecchio V8.
"Appena si preme sul gas e salgono i giri, si avverta molta più spinta. Il nuovo propulsore avrà un effetto soprattutto sulla velocità di punta: in rettilineo saremo decisamente più rapidi e questo garantirà ancora più spettacolo per il pubblico", ha raccontato divertito il pilota canadese. Non solo, perché secondo il campione 2012 "i pneumatici posteriori si consumeranno un po' di più durante le gare, essendoci più cavalli a disposizione. Bisognerà impegnarsi maggiormente al volante".
"L'inizio è stato molto positivo, si è trattato di collaudo interessante e produttivo", ha quindi sintetizzato Spengler. "Dopo i primi chilometri, sono davvero impaziente per il prossimo anno".
Soddisfatto anche il direttore sportivo Jens Marquardt: "Siamo contenti di tutte le verifiche compiute, e il turbo ha un suono incredibile. Ma l'aspetto che colpisce di più è l'efficienza, nonostante una potenza molto superiore a prima". Dall'11 al 14 novembre, sul circuito dell'Estoril, ci sarà il confronto con la rivale Audi nei test ufficiali organizzati da ITR.
Ben in evidenza sul paraurti posteriore la scritta "turbo", con uno stile che omaggia la mitica 2002: la vettura con Dieter Quester vinse l'Europeo Turismo nel 1969, risultato di cui ricorrerà il cinquantennale proprio nella stagione alle porte.