24 Set [14:08]
Per restare in F.1
Renault vuole 300 milioni di euro
La Renault è ormai a un passo (anzi, mezzo) dal tornare in F.1 con un team suo, ma tira sul prezzo. Come è noto, la richiesta è di godere degli stessi diritti (o privilegi se preferite) che attualmente vengono riconosciuti a Ferrari, McLaren, Williams, Mercedes e Red Bull, i cosiddetti costruttori 'storici' del Circus. Ora arrivano le cifre del contendere: i francesi chiudono un contributo di quasi 27 milioni di dollari all'anno, per 10 anni. Fatte i calcoli si tratta di poco meno di 300 milioni, mica brustolini, ed è quindi comprensibile che a Bernie Ecclestone, che pure non vede l'ora di aggiungere un nome pesante sulla griglia dei prossimi mondiali, sia venuto il mal di pancia (e di portafoglio). Ecclestone ha rilanciato: okay al contributo di 26,8 milioni annui, ma solo per 5 anni. Gli avvocati sono al lavoro, anche se è prevedibile che un compromesso alla fine verrà raggiunto. Da quanto trapelato la Renault avrebbe già acquistato nei mesi scorsi il 65% della scuderia di proprietà di Gerard Lopez, in ballo però c'è anche la ripartizione dei debiti accumulati dal team (con i fornitori e anche con il fisco britannico). Il costo dell'operazione pare si aggiri attorno ai 95 milioni di euro, quindi è logico che Carlos Ghosn (nella foto), il 61enne CEO di Renault-Nissan (quarto produttore mondiale di auto nel 2014), cerchi di rientrare nelle spese con una cospicua operazione di finanziamento. Il problema è che Ecclestone, nel ruolo di finanziatore, non si è mai trovato molto a suo agio.