Massimo Costa - XPB ImagesQuando arriva il mese di maggio, i piloti che appartengono al gruppo Red Bull, siano essi impegnati in F1 o inseriti nel programma Junior, iniziano a tremare. Nel periodo che va da maggio a luglio, infatti, Helmut Marko e Christian Horner cominciano a rimuginare e la storia ci insegna che i grandi ribaltoni si sono verificati per lo più proprio nel periodo primavera-estate.
Ne sanno qualcosa Daniil Kvyat e Pierre Gasly, retrocessi dalla Red Bull al team di Faenza in quel periodo, tanti anni fa (2007) Sebastian Vettel venne prelevato dalla World Series Renault che conduceva per salire sulla Toro Rosso nei primi giorni di agosto per prendere il posto del licenziato Scott Speed. Lo stesso fece due anni dopo, a fine luglio, con Jaime Alguersuari, proiettato dalla WSR alla Toro Rosso per rimpiazzare Sebastien Bourdais, mentre per tornare nell'attualità e scendere di qualche gradino rispetto alla F1, Kacper Sztuka approdato nel programma giovani alla fine del 2023 e impegnato in Formula 3, è stato messo alla porta qualche settimana fa.
Adesso sulla brace estiva ci è finito Sergio Perez. Confermato dalla Red Bull fino al 2026 nei primi giorni di giugno , il messicano sta seriamente rischiando di essere appiedato da un giorno all'altro. Il rinnovo dell'accordo con Perez è stata una vera sorpresa, anche se nelle prime sei gare della stagione, aveva ottenuto buoni risultati, tra cui tre secondi posti, e un terzo, centrando sempre la Q3 e portando punti importanti per la classifica costruttori.
Ma dal weekend di Imola del 19 maggio, è iniziato il periodo nerissimo per Perez, fallendo quattro volte consecutive l'accesso al Q3 (Imola, Monte Carlo, Montreal, Montmelò), poi ce l'ha fatta a Spielberg risultando però solo ottavo, e infine nuovamente la pessima prova offerta a Silverstone, subito nella ghiaia in Q1. E i risultati in gara? Pressoché inesistenti, da Imola in avanti due ottavi e un settimo posto. Tre volte a punti in sei gare. Perez ha ricevuto il rinnovo nei primi giorni di giugno, proprio nel periodo in cui ha cominciato a perdersi.
Curiosamente, anche negli anni scorsi, sempre in Red Bull, Perez ha accusato un terribile calo di rendimento nella zona estiva, ma si pensava fosse dettato dal fatto che dopo ottime prime gare in cui aveva anche raccolto vittorie, e in cui pensava di poter lottare per il titolo iridato, veniva sopraffatto dal compagno Max Verstappen, ed andava in tilt. Quest'anno, l'impressione era che Perez si fosse messo il cuore in pace decidendo di essere una buona seconda guida, lasciando perdere le mire iridate. Ci era riuscito nelle prime sei gare, poi nuovamente il buio. E' evidente un problema psicologico di difficile risoluzione, ma in Red Bull non vanno tanto per il sottile su questi argomenti delicati.
A Silverstone, si è visto il peggio del peggio di Perez. Come detto, l'errore nel Q1 lo ha fatto precipitare in fondo alla griglia, da qui la scelta di farlo partire dai box approfittandone per sostituire alcune parti della power unit. Ci si aspettava una bella rimonta, anche dettata dalle particolari condizioni meteo, ma Perez è risultato disperso. Completamente disperso. E' stato doppiato due volte ed ha concluso 17esimo, neanche fosse al volante di una Caterham o di una Manor d'antan. Una situazione insostenibile, ha detto Horner, che non si può permettere di avere un secondo pilota che non porta punti quando si schiera una monoposto da prima fila e in grado di lottare per la vittoria ad ogni Gran Premio, benché attualmente non sia più dominante come a inizio stagione.
Attendiamoci quindi possibili ribaltoni dopo la pausa estiva di agosto. Daniel Ricciardo era stato riportato in F1, con l'Alpha Tauri ora Racing Bulls, proprio per prendere il posto di Perez, ma le prestazioni non felici (alla Perez) dell'australiano, avevano convinto il board della Red Bull a rivedere tali piani. Che però, potrebbero essere presto riattivati vista l'urgenza della situazione. C'è poi sempre il terzo pilota, Liam Lawson, tenuto in panchina dopo le belle gare offerte con l'Alpha Tauri nel 2023 quando Ricciardo si ruppe il polso a Zandvoort. Sii potrebbe anche tentare la carta Yuki Tsunoda, già confermato con Racing Bulls per il 2025. Un assaggio in Red Bull per il giapponese sarebbe divertente da vedere .
Se si arriverà ad appiedare Perez, con relativi problemi contrattuali da risolvere, e si porterà in Red Bull un pilota Racing Bulls, il sedile vacante del team di Faenza sarà riempito da Lawson. Se sarà invece lui a giocarsi la carta del team di Milton Keynes, non ci saranno problemi di sorta per la Racing Bulls. Attenzione anche agli innamoramenti improvvisi di Marko. In F2 sta facendo molto bene lo Junior Red Bull Isack Hadjar, al comando del campionato , e in F3 sta stupendo tutti l'altro Junior Red Bull, Arvid Lindblad. Potrebbero quindi ritrovarsi da un giorno all'altro in F1, proprio come capitò a Vettel ed Alguersuari tanti anni fa.