Jacopo RubinoPer la "vera" presentazione, quella della nuova vettura di Formula 1, bisognerà aspettare il 10 marzo, ma al lancio della squadra Ferrari il team principal Mattia Binotto ha già anticipato un aspetto tecnico significativo: la SF21 non soffrirà in rettilineo come la precedente SF1000, macchina che nel 2020 ha reso Charles Leclerc e Sebastian Vettel spesso inermi agli attacchi degli avversari.
"Credo che lo scorso anno il principale problema fosse la velocità sul dritto, non solo per la potenza ma anche per il drag", ha spiegato Binotto in occasione dell'evento virtuale che si è tenuto a Maranello. "Abbiamo lavorato molto sia sulla power unit che sull'aerodinamica, per ridurre la resistenza all'avanzamento. E in base alle nostre simulazioni, in base a ciò che vediamo al banco, e ai dati in galleria del vento, credo che recupereremo molta velocità di punta. Mi aspetto che non sarà più lo svantaggio che è stato".
La SF90 del 2019 si era rivelata fortissima nei circuiti veloci, come dimostrato dalle vittorie a Spa e Monza, ma anche dalle numerose pole-position. Tutto è cambiato lo scorso inverno dopo l'accordo segreto con la FIA, figlio di una irregolarità del motore di cui non sono mai stati illustrati pubblicamente i dettagli. I principali sospetti erano però sulla gestione del flusso di carburante. I cavalli persi non hanno più potuto compensare il maggior drag della SF1000, il cui progetto era stato impostato alla ricerca di maggior carico per favorire la percorrenza in curva.
"Abbiamo migliorato la monoposto in tutte le aree concesse: avremo un nuovo propulsore, un'aerodinamica rivista e un retrotreno modificato", ha sottolineato Binotto. "Speriamo di essere competitivi, ma lo sapremo soltanto quando saremo in Bahrain, dipenderà come sempre da quanto hanno fatto gli avversari. Certamente la nostra macchina sarà più efficiente in paragone allo scorso anno, sia dal punto di vista aerodinamico che da quello del propulsore".
Nel video della
prima accensione della nuova power unit si è ad esempio intravisto un airscope ridisegnato, di sezione più ampia, che potrebbe rientrare in una disposizione modificata di tutti gli elementi radianti per mitigare la resistenza generata dalle pance.
Miracoli, comunque, non ne sono attesi: "Sappiamo che si tratterà di una stagione di transizione, viste anche le regole che non permettono di rivoluzionare la vettura, ma semplicemente di evolverla", ha messo in chiaro in Binotto. L'obiettivo realistico potrebbe essere il terzo posto nel Mondiale Costruttori, emergedo dal gruppo centrale che include McLaren, Aston Martin, Alpine e AlphaTauri. Rispetto alla sesta posizione del 2020, peggior risultato dal 1980, sarebbe già un bel passo avanti.