Massimo CostaSono loro gli anti Mercedes, quelli della Red Bull. Sergio Perez e Max Verstappen ci proveranno a fare lo sgambetto a Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. Così come tutto lo staff tecnico alle dipendenze di Christian Horner ed Adrian Newey, e gli uomini giapponesi della Honda, faranno di tutto per stravolgere l'attuale status del Mondiale F1, con il team di Toto Wolff imbattibile dal 2014.
La nuova Red Bull si chiama RB16B, dunque non RB17. Il motivo è chiaro, la monoposto di Newey non è altro che uno sviluppo della RB16 del 2020. Per ora il team di Milton Keynes non ha rilasciato granché, se non due foto e due righe in cui si dice simpaticamente che la RB16B è uguale alla RB16... ma differente. In effetti ben poche sono le novità visibili, per il resto il musetto stretto, la conformazione delle pance, sono le medesime. Horner ha dichiarato che lo scorso anno il lavoro svolto in galleria del vento, e i dati che ne erano derivati, avevano fornito indicazioni fuorvianti per quanto riguardava gli effettivi riscontri in pista. Si è così perso tempo e nelle prime gare la Red Bull ha dovuto inseguire per ritrovare la giusta linea apportando una serie di modifiche.
La grande novità sarà quella del motore Honda. I tecnici giapponesi hanno lavorato duramente per rendere la loro unità più aggressiva e competitiva. Per la Honda sarà l'ultimo anno ufficiale in F1, poi la Red Bull avrà ancora le power unit del Sol Levante ma gestite in proprio, e l'intenzione è quella di lasciare un segno importante.
Poi ci sono loro, i piloti. Verstappen non ha certo bisogno di ulteriori commenti. L'olandese è il punto di forza della Red Bull, il pilota delle vittorie impossibili, che nelle ultime due stagioni ha unito alla sua innata velocità anche la capacità di gestirsi, cosa che prima appariva impossibile per la eccessiva esuberanza. Perez sarà la grande novità. La Red Bull con il messicano ha infranto il suo credo, ovvero l'ingaggio dei piloti cresciuti nel programma Junior. Ma dopo i fallimenti con Pierre Gasly (comunque perfettamente ricostruitosi in Alpha Tauri) ed Alexander Albon, si è preferito cercare un pilota di esperienza, veloce, capace di portare punti ad ogni Gran Premio. E la scelta, dopo aver valutato anche Nico Hulkenberg, che a dir la verità pareva il candidato perfetto, è caduta su Perez. Un pilota che ha saputo vincere un Gran Premio con la Racing Point, un pilota aggressivo, costante, ottimo stratega, bravo nel gestire le gomme. Ma che non disdegna mai il corpo a corpo con i compagni di squadra e sarà interessante vedere quel che accadrà...