2 Ott [9:47]
Raikkonen, è un momento no:
a secco da quattro Gran Premi
Jacopo Rubino
Kimi, che succede? Il pilota finlandese era stato una solida realtà nella prima parte di stagione di Formula 1 con l'Alfa Romeo Racing, ma adesso le cose non stanno andando nel modo giusto. Dopo la pausa estiva la zona punti è diventata un miraggio, fra circostanze sfortunate e una serie di errori che sorprendono un po', alla luce della sua esperienza. "Le ultime quattro gare sono state molto difficili, dobbiamo capire cosa sia andato storto e da qui fare progressi", ha sintetizzato Raikkonen.
Alla striscia negativa si è aggiunta la partenza anticipata in Russia, causa di un inevitabile drive-through. "Sapevamo che ci sarebbe stata una penalizzazione", ha ammesso, "abbiamo cercato di fare il massimo e abbiamo recuperato il terreno perduto grazie alla safety-car, ma non siamo riusciti ad andare oltre il tredicesimo posto". In qualifica Iceman aveva già dovuto subire l'onta dell'eliminazione in Q1, come in Canada, venendo battuto dal compagno Antonio Giovinazzi. Il pugliese, almeno sul giro secco, sembra ormai alla pari, se non addirittura più competitivo. "Stavo migliorando la mia prestazione ma purtroppo ho commesso un piccolo errore, andando largo in curva 10. Altrimenti avrei passato facilmente il taglio", ha sottolineato l'ex ferrarista.
Tutto è iniziato in Belgio, dall'incidente in partenza con Max Verstappen: un grande rimpianto, perché sul circuito di Spa-Francorchamps l'Alfa era davvero veloce. A ripensarci oggi, Raikkonen cerca di guardare il lato positivo: "Significa che il potenziale esiste, bisogna solamente ritrovare quel livello". Quasi da incubo il weekend di Monza, quello di casa per il marchio del Biscione, in cui il campione 2007 ha picchiato due volte contro le barriere (in FP1 e poi in qualifica, dovendo sostituire il cambio) e domenica ha pagato un'ingenuità grossolana del team (set di pneumatici sbagliato, con penalità).
"Guardiamo a Singapore, peggio di così non potrà essere", aveva detto al termine del GP d'Italia. Se non peggiorata, nella notturna asiatica la situazione non è sembrata comunque migliorare, tra le barriere toccate in Q2 e, soprattutto, venendo messo fuori gioco da Daniil Kvyat. Un episodio in cui Raikkonen era incolpevole, ma che non ha nemmeno utilizzato come alibi: "Non sarei comunque andato da nessuna parte. Le mie gomme si stavano degradando e alla seconda ripartenza erano troppo fredde. Ho perso tre posizioni e stavo soffrendo", aveva spiegato.
Quindi la Russia, altra pagina da dimenticare nel libro 2019, con Kimi che proverà a rifarsi nel prossimo round a Suzuka. Lì, nel 2005, fu autore forse della corsa più bella della sua carriera, vincendo in rimonta dalla 17esima posizione in griglia. Oggi basterebbe molto meno, magari un nuovo arrivo in top 10.