Jacopo RubinoSi è già parlato molto del pacchetto di sviluppi Ferrari atteso per il Gran Premio di Spagna, ma la Red Bull, l'avversaria designata, non resta ferma a guardare. A Barcellona sulla RB18 sono previste altre novità, con un obiettivo su tutti: perdere peso. La monoposto progettata di Adrian Newey, secondo i ben informati, a inizio Mondiale era fra le più bisognose di dieta, a dispetto delle ottime prestazioni, e il nuovo fondo introdotto a Imola avrebbe permesso di limare quattro chilogrammi. Nel prossimo weekend la vettura di Max Verstappen e Sergio Perez potrebbe scendere di altri sette, tra modifiche di aerodinamica, ai radiatori ed altre componenti sottopelle.
Ad anticiparlo è l'esperto tecnico Paolo Filisetti, ma il consulente Helmut Marko, "voce" Red Bull tra una gara e l'altra, a Motorsport-Total ha ammesso: "Purtroppo non abbiamo ancora raggiunto il limite minimo di peso e non ci riusciremo fino ad ulteriori modifiche". La RB18, pur snellita, sarà quindi ancora sopra la soglia regolamentare dei 798 kg, forse fino al Gran Premio di Gran Bretagna a luglio quando sarebbe un programma uno step evolutivo ancora più rilevante.
La Red Bull, da quello che si evince, non ha comunque intenzione di fermare lo sviluppo: e questo nonostante Mattia Binotto, team principal Ferrari, dopo il round di Miami avesse fatto intendere (o auspicato) che
a Milton Keynes potrebbero aver già esaurito una buona fetta del budget disponibile, avendo fin qui portato un numero di modifiche maggiore. Marko, però ha respinto l'ipotesi: "Non credo che la nostra posizione sia così diversa. È vero che sono cresciuti i costi della logistica, ma questo è un problema che vale per tutte le squadre".
Anzi, il manager austriaco ha rilanciato la palla in direzione di Maranello: "Mi chiedo che effetto abbiano avuto i diversi incidenti di Carlos Sainz, non saranno stati economici". Anche se in verità lo spagnolo ha picchiato contro le barriere solo nella qualifica del venerdì a Imola e nella FP2 a Miami, mentre nelle gare di Melbourne e Imola (toccandosi con Daniel Ricciardo) si è insabbiato senza grosse conseguenze per la sua F1-75. Ma senza dubbio i crash sono una variabile da considerare nei conti sul budget.