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17 Mag [12:33]

Nel 2022 più delusioni che punti:
Alonso ha bisogno di risultati

Jacopo Rubino - XPB Images

Cinque gare, solo due punti ottenuti, nel round di apertura in Bahrain. Alla vigilia del Gran Premio di casa il piatto di Fernando Alonso piange, ancor di più in confronto al compagno Esteban Ocon che ha raccolto 24 lunghezze. L'avvio di stagione Formula 1 2022 ha riservato al portacolori Alpine un mix di episodi sfavorevoli, ma l'ultimo round a Miami ha forse fatto emergere qualche crepa nella sua tempra agonistica, rimasta ferrea persino durante il disastroso periodo con la McLaren-Honda.

In Florida lo spagnolo è partito cattivissimo, così da guadagnare tre posizioni e rimediare alla qualifica rovinata dal traffico, ma poi ha ricevuto due penalità da 5" che da nono lo hanno retrocesso undicesimo, fuori dalla zona punti: una (accettata) per il contatto con Pierre Gasly, l'altra (per niente gradita) dovuta al taglio di chicane al giro 54. Forse una mossa deliberata per togliere il DRS a Mick Schumacher alle sue spalle: se fosse davvero così, pur in modo non corretto, si confermerebbe una proverbiale capacità di leggere i momenti della corsa. Ma potrebbe esserci una frustrazione di fondo per risultati che non arrivano, e che portano a una guida "fallosa".



Senza problemi di affidabilità, di sicuro, il due volte iridato avrebbe tra le mani un bottino più ricco: in Arabia si è dovuto fermare dopo la splendida lotta con la vettura gemella di Ocon, in Australia poteva strappare la seconda fila in qualifica ma ha sbattuto in Q3 per un guasto al sistema idraulico, a Imola è stato toccato da Schumacher, ritirandosi. Serve un risultato positivo, magari sfruttando il credito con la dea bendata, per riprendere slancio. A dar manforte all'asturiano, a Barcellona sono attesi aggiornamenti aerodinamici per la A522, macchina che comunque si è rivelata già abbastanza competitiva. E questo, semmai, aumenta la frustrazione.

Si prospettano settimane cruciali: il team principal Otmar Szafnauer ha parlato di "metà luglio" per discutere il rinnovo del contratto. Il quasi 41enne asturiano ha ancora voglia di Formula 1, è sempre veloce e ha fiducia sconfinata nei propri mezzi, che a volte diventa però autocelebrazione, con parole persino sprezzanti verso i colleghi o i commissari. Senza nulla togliere alla sua statura, Alonso dovrà dimostrare di essere sempre un valore aggiunto, tale da convincere l'Alpine (che l'ha voluto fortemente) a non promuovere il giovane talento Oscar Piastri, campione in carica F2 relegato a tester. Non è cosa da poco.
RS Racing