25 Mar [12:45]
Red Bull, poteva andare meglio?
Ma Ricciardo e Verstappen sono contenti
Jacopo Rubino - Photo4
Per vedere un australiano sul podio al Gran Premio d'Australia di Formula 1, dovremo aspettare almeno un altro anno: Daniel Ricciardo questa volta ci è però andato vicino, quarto, pressando Kimi Raikkonen e siglando pure il giro più veloce. Mentre tagliava il traguardo, il pilota Red Bull si è poi tolto un bel sassolino dalla scarpa mandando un messaggio sibillino ai commissari: "Grazie per la penalità in griglia, ragazzi".
A Ricciardo proprio non è andato giù l'arretramento di tre caselle ricevuto venerdì, a causa di una velocità sopra il limite durante il rientro ai box per la bandiera rossa esposta in FP2. Autore del quinto tempo in Q3, Daniel è quindi partito ottavo: altrimenti, forse, avrebbe potuto realmente ambire all'agognato obiettivo. "Sono contento di come ho guidato, essere così vicini al podio e aver marcato il best lap è senza dubbio un modo incoraggiante di partire", sintetizza.
La prestazione di Daniel è stata impeccabile, meno forse quella del compagno Max Verstappen che gli era stato davanti per tutto il weekend. Infilato alla prima curva da Kevin Magnussen, voglioso di recuperare, l'olandese è protagonista di uno spettacolare testacoda proprio mentre dava la caccia alla Haas. "Soffrivo un po' con il feeling della macchina", dice, e a ragione: andando un po' troppo largo in curva 12 aveva infatti rovinato il diffusore, come confermato il team principal Christian Horner: "Pativa di qualche perdita di carico a intermittenza, ma non poteva farci nulla. È stato bravo a gestirla per il resto della corsa". Max ha poi chiuso sesto, braccando fino all'arrivo la McLaren di Fernando Alonso: un duello che, a parità di motore Renault, potrebbe vedersi spesso durante questa stagione.
Di sicuro la RB14 non è stata la vettura da battere del fine settimana a Melbourne, come aveva annunciato (o temeva?) Lewis Hamilton alla vigilia: la Red Bull ricomincia da terza forza, nei prossimi Gran Premi si capirà di più quanto realmente vicina a Mercedes e Ferrari. Qui le circostanze non hanno permesso di capirne appieno il potenziale, e in più la decisione di partire con la mescola supersoft (contro la ultrasoft degli avversari diretti) non sembra aver dato alcun beneficio.
I due piloti sono comunque fiduciosi. "Abbiamo una macchina molto veloce, siamo abbastanza vicini alla Ferrari. Ci manca solo qualche decimo in qualifica", afferma Ricciardo, e Verstappen è della stessa idea: "Con strada libera avevamo un buon ritmo. Se vanno bene le qualifiche e la partenza, possiamo essere competitivi".