22 Nov [15:18]
Rotenberg (SMP) spiega l'uscita dalla F1
"Sgradevolmente delusi dalla Williams"
Massimo Costa - Photo 4
Boris Rotenberg, oligarca russo vicino al presidente Vladimir Putin, da anni gioca un ruolo importante per il motorsport del suo Paese avendo istituito il programma giovani SMP Racing. Dopo aver supportato numerosi piloti nell'ultimo decennio, Rotenberg era riuscito a portare in F1 Sergey Sirotkin, ma per il 2019 non ha voluto confermare il suo pilota in F1 e nel team Williams. Il patron ha voluto spiegare che non si è trattato di una mancanza di fondi, ma che, riassumendo, buttare soldi in un team di basso livello e che per di più ha perso un suo valido ingegnere (Robert Smedley) non vale più il gioco:
"Siamo rimasti sgradevolmente sorpresi dal livello di prestazioni della Williams all'inizio della stagione", ha spiegato Rotenberg, "e anche la qualità degli sviluppi della vettura non sono stati abbastanza elevati. Nonostante ciò, Sergey ha gestito bene la stagione, ha dato il 100 per cento e ha pienamente portato a termine i compiti che lo aspettavano. Siamo soddisfatti del suo lavoro e stiamo valutando le opzioni per la sua carriera da pilota in futuro".
Imputato numero uno, Paddy Lowe che non ne ha azzeccata una, ma anche la gestione della squadra con Claire Williams che sta facendo rimpiangere non poco il papà Frank.
In tutto questo, dispiace vedere Sirotkin uscire di scena in questa maniera, senza aver potuto realmente dimostrare le proprie capacità nel suo primo anno di F1. Nel confronto con Lance Stroll spesso ne è uscito sconfitto (ma è pur vero che il canadese era al secondo anno di F1) ed ora deve lasciare il posto a Kubica, sospinto dallo sponsor Lotos.
Il pilota russo ad Abu Dhabi ha spiegato la sua situazione: "Mercoledì sera sera sono stato informato dal team della futura situazione, ma già la scorsa settimana ho avuto alcuni incontri con i responsabili di SMP Racing nel corso dei quali abbiamo analizzato come sono andate le cose quest'anno ed è per me stato ovvio, dopo quelle riunioni, che non volevamo più sostenere la Williams. Dunque, già dall'ultima settimana ho capito quel che stava accadendo ed ho avuto tutta la settimana per prepararmi... mentalmente. Ma sono molto deluso, non riesco ancora a credere quel che si sta verificando. È un momento difficile per me".
"Perché è stata presa questa decisione da SMP? Non è mai una sola cosa, ma la visione globale. Come pilota ho solo cercato di dare il meglio e quel che mi importa è essere presente in griglia di partenza. Ho avuto fiducia fino all'ultimo momento che qualcosa potesse cambiare, ma non è andata così. Però, guardando alla stagione, sono contento di come ho reagito, la squadra è stata sempre unita e non ho niente da rimproverarmi"