8 Apr [19:11]
Sakhir - Vettel, due su due
Gasly emoziona col quarto posto
Massimo Costa - Photo Pellegrini
Due vittorie su due, 17 punti di vantaggio su Lewis Hamilton. Ma soprattutto una vittoria magica, incredibile, sofferta, con gli ultimi giri gestiti meravigliosamente da Sebastian Vettel, al suo 200esimo GP di F1 in carriera. Il tedesco della Ferrari occupava saldamente la prima posizione con Valtteri Bottas alle sue spalle e Kimi Raikkonen terzo. Ma la Mercedes, dopo che Vettel al pit-stop aveva montato le gomme soft imbastendo la gara su due soste, ha optato per una strategia a sorpresa montando a Bottas e Hamilton le gomme medie col chiaro intento di non fermarli più. Sulla carta, una mossa perfetta che avrebbe costretto Vettel a concludere il Gran Premio al terzo posto, o al massimo in seconda posizione.
Ma Toto Wolff e compagnia non avevano fatto i conti con le capacità di guida del pilota di Maranello. Dal 45° giro, sui 57 in programma, è iniziato il forcing di Valtteri Bottas che si trovava a 6"5. Rosicchiando decimi su decimi il finlandese è arrivato in scia alla Ferrari quando mancavano due tornate alla bandiera a scacchi. Vettel si è difeso da campione al primo attacco alla curva 1, poi guidando con astuzia e senza commettere il minimo errore, non ha permesso a Bottas di avvicinarsi ulteriormente andando a vincere in volata. Un successo da infarto.
Purtroppo la festa Ferrari è stata condizionata da un incidente avvenuto a un meccanico nel corso del secondo pit-stop di Raikkonen. L'equipe al lavoro sulla gomma posteriore sinistra ha trovato un intoppo e ancora prima che il pneumatico venisse inserito, sul semaforo è apparsa la luce verde. Raikkonen è scattato e il meccanico è stato colpito rimediando una frattura alla tibia e al femore. A lui vanno gli auguri di pronta guarigione dallo staff di Italiaracing. Raikkonen dunque, costretto al ritiro quando poteva puntare al secondo posto o concludere terzo. Un weekend iniziato bene per lui, ma che è finito nel peggiore dei modi.
Bella la gara di Bottas. Al via ha superato Raikkonen, poi ha sempre tenuto la seconda posizione. Nel finale, il suo forcing su Vettel è stato notevole, ma non ha trovato il modo per superarlo. Forse poteva essere più incisivo in quel frangente. Lewis Hamilton, da nono al via, è stato guardingo nel primo giro, poi si è difeso dall'attacco di Max Verstappen entrando in contatto con lui. La sua Mercedes non ha subìto danni ed ha iniziato una poderosa rimonta riuscendo anche a superare tre avversari in un colpo solo. Meritato il terzo posto.
Ma non c'è stata soltanto la magia di Vettel. Anche Pierre Gasly, al suo settimo Gran Premio di F1, dopo la splendida qualifica che lo ha visto partire quinto, ha gestito con saggezza le gomme rimanendo costantemente al vertice. Gasly ha guidato benissimo e la sua Toro Rosso-Honda ha risposto presente in ogni circostanza. La quarta posizione finale è qualcosa di grandioso per Gasly, un risultato che nella storia del team faentino può essere paragonato a quelli ottenuti anni fa da Vettel e recentemente da Verstappen.
Dietro al francese, Kevin Magnussen. Anche la sua corsa è da applausi. Inizialmente spinto fuori pista da Nico Hulkenberg (ma gliela ha restituita immediatamente), il danese ha duellato con Gasly, che poi ha perso per via di diverse strategie. Magnussen ha dimostrato una volta di più che quando la monoposto lo sostiene, lui è da prime posizioni. La Haas-Ferrari ha confermato quanto di buono evidenziato a Melbourne dove, senza quegli errori al pit-stop, avrebbe ottenuto un risultato similare.
Buon sesto Hulkenberg con la Renault, ficcante come spesso gli capita. Positiva la corsa di Fernando Alonso, settimo con la McLaren-Renault, anche se a 1 giro dal vincitore. Dietro di lui, il compagno di squadra Stoffel Vandoorne che era partito malissimo transitando ultimo alla prima curva. Grande soddisfazione in casa Sauber-Ferrari per la prova di Marcus Ericsson, nono e probabilmente autore della sua migliore corsa da quando è in F1. Grintoso fin dal via Esteban Ocon che con una ancora claudicante Force India-Mercedes è riuscito a prendere l'ultimo punto disponibile.
Fuori dalla top 10 Carlos Sainz con la Renault; per lui non un weekend positivo. Lo stesso vale per Sergio Perez mentre Brendon Hartley ha evidenziato di non essere ancora al livello di Gasly. Sotto tono Charles Leclerc, questo fine settimana strabattuto dal compagno Ericsson, disperso Romain Grosjean con la seconda Haas-Ferrari mentre le Williams-Mercedes stanno per assumere il ruolo di fanalino di coda del Mondiale 2018.
Domenica 8 aprile 2018, gara
1 - Sebastian Vettel (Ferrari) - 57 giri 1.32'01"940
2 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 0"699
3 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 6"512
4 - Pierre Gasly (Toro Rosso-Honda) - 1'02"234
5 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1'15"046
6 - Nico Hulkenberg (Renault) - 1'39"024
7 - Fernando Alonso (McLaren-Renault) - 1 giro
8 - Stoffel Vandoorne (McLaren-Renault) - 1 giro
9 - Marcus Ericsson (Sauber-Ferrari) - 1 giro
10 - Esteban Ocon (Force India-Mercedes) - 1 giro
11 - Carlos Sainz (Renault) - 1 giro
12 - Sergio Perez (Force India-Mercedes) - 1 giro
13 - Brendon Hartley (Toro Rosso-Honda) - 1 giro
14 - Charles Leclerc (Sauber-Ferrari) - 1 giro
15 - Romain Grosjean (Haas-Ferrari) - 1 giro
16 - Lance Stroll (Williams-Mercedes) - 1 giro
17 - Sergey Sirotkin (Williams-Mercedes) - 1 giro
Ritirati
Kimi Raikkonen
Max Verstappen
Daniel Ricciardo
Il campionato piloti
1.Vettel 50; 2.Hamilton 33; 3.Bottas 22; 4.Alonso 16; 5.Raikkonen 15; 6.Hulkenberg 14; 7.Ricciardo, Gasly 12; 9.Magnussen 10; 10.Verstappen 8; 11.Vandoorne 6; 12.Ericsson 2; 13.Sainz, Ocon 1.
Il campionato costruttori
1.Ferrari 65; 2.Mercedes 55; 3.McLaren-Renault 22; 4.Red Bull-Renault 20; 5.Renault 15; 6.Toro Rosso-Honda 12; 7.Haas-Ferrari 10; 8.Sauber-Ferrari 2; 9.Force India-Mercedes 1.