16 Apr [10:46]
Shanghai - Qualifica
Pole di Rosberg, magia di Ricciardo
Stefano Semeraro
Nico Rosberg in pole, Lewis Hamilton ultimo sulla griglia. E le Ferrari, tanto speranzose dopo le libere, di nuovo relegate in seconda fila a mezzo secondo dal tedesco – con Kimi Raikkonen davanti a Sebastian Vettel... -, dietro anche ad un superlativo Daniel Ricciardo versione ultimo dei Mohicani e bravissimo a interpretare un circuito difficile e umidiccio che esalta il talento. Sembra un gioco di illusioni cinesi invece è la realtà.
La lista dei primi dieci è completata da Valtteri Bottas (Williams-Mercedes), Daniil Kvyat (Red Bull-Tag Renault), Sergio Perez (Force India-Mercedes), Carlos Sainz e Max Vetrstappen (Toro Rosso-Ferrari), Nico Hulkenberg, che però non è partito nel Q3 perché a un minuti e 17" dalla fine del Q2 la ruota anteriore sinistra della sua Force India-Mercedes è volata via, costringendolo a parcheggiare. Brivido, e multa in arrivo per “unsafe release”.
La Mercedes in Cina era sembrata per la prima volta in crisi, tormentata da tanti piccoli problemi, il più grande tutto quello all'ERS di Hamilton che ancora prima di scendere in pista nel Q3 sapeva di avere problemi seri. Un calo di potenza che anche al momento di far scattare il cronometro - dopo un quarto d'ora di sospensione causa l'uscita di pista di Wehrlein, saltato malamente sull'imbarazzante dosso del rettilineo - si è rivelato troppo grave.
Il campione del mondo è dovuto rientrare ai box e in gara partirà ultimo. Dopo le cinque posizioni di penalità per il cambio della trasmissione, l'ennesimo allarme affidabilità per le Frecce d'Argento che fra l'altro avevano deciso di rinunciare all'ultima sessione delle libere, precludendosi la possibilità di rimediare in tempo. «Sapevamo di avere problemi – ha provato a consolarsi Lewis – questo però è un circuito dove si sorpassa bene, se risolveremo la faccenda tecnica possiamo fare una bella gara». Non gli capitava dal 2014 di rimanere fuori nel Q1, e quella volta fu spettacolo in rimonta.
A salvare il sabato di Stoccarda ci ha pensato dunque Rosberg, che nel Q3, dopo la pole provvisoria di Raikkonen, ha piazzato un tempone ammazza-concorrenza (1'35”402) sfruttando al massimo le supersoft nel T3 (ma domani partirà, a differenza delle Rosse, con le soft con cui si è qualificato per il Q3). Che sia davvero il suo anno? Ieri ha provato a fare il buonista («Mi dispiace per la seconda macchina»), ma il flop di Hamilton potrebbe lanciarlo verso la sesta vittoria consecutiva e mandarlo in fuga nel Mondiale.
Vettel ha scelto di rischiare il tutto per tutto uscendo dai box solo quando mancavano 2'23", e gli è andata male. «La tattica era un azzardo, ma la colpa è soprattutto mia. Sono partito male già dal T1, poi ho cercato di rimediare, non sono contento del mio Q3, questa macchina può dare di più. Bisogna spingere, contro Nico non c'era nulla da fare, ma il secondo posto era a portata». Non sarà affatto contento Sergio Marchionne, il Presidente della Ferrari che ha ribadito alla vigilia come per Maranello vincere in F.1 sia una priorità non più negoziabile.
Intanto la Red Bull rinasce grazie alla grande giornata di Ricciardo, tornato definitivamente a suoi migliori livelli e che domani, dopo aver sverniciato il compagno di squadra Kvyat, si batterà nel panino fra Rosberg e le Ferrari. Bene Bottas e i giovani leoncini Toro Rosso Sainz e Verstappen, male Massa, ingrigito e fuori nel Q2 dove sono saltate anche le due McLaren, con Fernando Alonso che al momento della bandiera rossa provocata da Hulkenberg si è fatto scappare un ruggito di delusione: segno che ha ancora voglia di battersi, nonostante i limiti della sua vettura.
Nessun miracolo da parte delle Haas-Ferrari, con Romain Grosjean quattordicesimo, ma in grado di poter lottare nuovamente per entrare in zona punti mentre Esteban Gutierrez non ha superato il Q1 mostrando ancora qualche limite rispetto al compagno di squadra. Le Sauber-Ferrari hanno passato la tagliola del Q1 e per Marcus Ericsson e Felipe Nasr è già un successo. Fuori invece, dal Q2, le due Renault con Kevin Magnussen e Jolyon Palmer.
Lo schieramento di partenza
1. fila
Nico Rosberg (Mercedes W07) - 1'35"402 - Q3
Daniel Ricciardo (Red Bull RB12-Tag Renault) - 1'35"917 - Q3
2. fila
Kimi Raikkonen (Ferrari SF16-H) - 1'35"972 - Q3
Sebastian Vettel (Ferrari SF16-H) - 1'36"246 - Q3
3. fila
Valtteri Bottas (Williams FW38-Mercedes) - 1'36"296 - Q3
Daniil Kvyat (Red Bull RB12-Tag Renault) - 1'36"399 - Q3
4. fila
Sergio Perez (Force India VJM09-Mercedes) - 1'36"865 - Q3
Carlos Sainz (Toro Rosso STR11-Ferrari) - 1'36"881 - Q3
5. fila
Max Verstappen (Toro Rosso STR11-Ferrari) - 1'37"194 - Q3
Nico Hulkenberg (Force India VJM09-Mercedes) - no time - Q3
6. fila
Felipe Massa (Williams FW38-Mercedes) - 1'36"347 - Q2
Fernando Alonso (McLaren MP4/31-Honda) - 1'38"826 - Q2
7. fila
Jenson Button (McLaren MP4/31-Honda) - 1'39"093 - Q2
Romain Grosjean (Haas VF16-Ferrari) - 1'39"830 - Q2
8. fila
Marcus Ericsson (Sauber C35-Ferrari) - 1'40"742 - Q2
Felipe Nasr (Sauber C35-Ferrari) - 1'42"430 - Q2
9. fila
Kevin Magnussen (Renault R16) - 1'38"673 - Q1
Esteban Gutierrez (Haas VF16-Ferrari) - 1'38"770 - Q1
10. fila
Jolyon Palmer (Renault R16) - 1'39"528 - Q1
Rioo Haryanto (Manor MRT05-Mercedes) - 1'40"264 - Q1
11. fila
Pascal Wehrlein (Manor MRT05-Mercedes) - no time - Q1
Lewis Hamilton (Mercedes W07) - no time - Q1