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17 Apr [20:05]

Silverstone, gara
Audi vince la prima battaglia

Jacopo Rubino

Va all'Audi il primo atto stagionale del World Endurance Championship, ed è una sorpresa persino dopo la pole-position ottenuta in qualifica. André Lotterer, Benoit Treluyer e Marcel Fassler hanno tuttavia approfittato del clamoroso botto che ha messo fuori gioco la Porsche numero 1, quando Brendon Hartley ha rischiato di ribaltarsi dopo aver urtato in fase di doppiaggio la 911 di Michael Wanwright. Nessuna conseguenza fisica, ma il neozelandese con il suo errore ha vanificato il grande primo stint di Mark Webber. L'australiano ex F1, infatti, era riuscito in 16 giri a sbarazzarsi delle R18 e ad imporre il proprio ritmo. Anche il fronte di Ingolstadt, però, ha perso una patito un ko: poco dopo infatti Lucas Di Grassi è rimasto fermo in pista per un guasto al sistema ibrido.

Conclusa la neutralizzazione, Marc Lieb sulla 919 numero 2 si è fatto sorprendere in un doppiaggio da Benoit Treluyer, perdendo la vetta. La rincorsa della Porsche, forse non al top dell'efficienza, è stata sempre più in salita: Lieb è stato mandato in testacoda dalla Ford GT di Marino Franchitti, poi ha ceduto il volante a Neel Jani. Lo svizzero, all'inizio dell'ultima ora, ha dovuto effettuare una sosta extra per una foratura, perdendo contatto. Nemmeno il rabbocco compiuto dal connazionale Fassler ha mescolato le carte, con la resa definitiva coincisa con l'ultimo pit-stop di Jani. La squadra di Stoccarda, quindi, si è dovuta accontentare del secondo posto.

A completare il podio, la Toyota di Anthony Davidson, Sebastien Buemi and Kamui Kobayshi, autori di una marcia regolare. Niente di più, perchè la casa giapponese è apparsa ancora in ritardo. Dispersa l'altra TS050, con Kazuki Nakajima colpito da una foratura che ha devastato la carrozzeria nel posteriore, portando moltissimi detriti in pista. Raggiunti a fatica i box, 41 minuti di riparazioni hanno affossato qualsiasi speranza di fare risultato. Ad approfittare della situazione è stata la Rebellion, che ha portato le R-One al quarto e quinto posto. Problemi per la rivale ByKolles, scivolata indietro dopo i duelli nelle fasi di apertura.

Nel gruppo della LMP2 ha vinto la la Ligier del team Morand con Filipe Albuquerque, Bruno Senna e Ricardo Gonzalez, davanti all'equipaggio dell'Extreme Speed formato dal combattivo Pipo Derani, Chris Cumming e Ryan Dalziel. Terza piazza per la Oreca del G-Drive Racing con Berthon/Rast/Rusinov.

In GTE-Pro, dominio Ferrari con la nuova 488: praticamente sempre in testa James Calado e Davide Rigon, ma il vero miracolo lo hanno compiuto Gianmaria Bruni e James Calado, secondi di classe nonostante uno stop and go di tre minuti per la sostituzione del motore avvenuta prima del via. Sul podio di classe anche l'Aston Martin di Thiim/Sorensen/Turner, ma la Ford non ha sfigurato all'esordio iridato. Vittoria Ferrari anche in GTE-Am, con la "vecchia" 458 di Collard/Perrodo/Aguas. Podio di categoria per Paolo Ruberti, terzo insieme a Yutaka Yamagashi e Pierre Ragues sulla Corvette targata Larbre.

Domenica 17 aprile 2016, gara

1 - Fassler/Lotterer/Treluyer (Audi R18) - Audi - 194 giri
2 - Dumas/Jani/Lieb (Porsche 919) - Porsche - 46"065
3 - Sarrazin/Conway/Kobayashi (Toyota TS050) - Toyota - 193
4 - Tuscher/Kraihamer/Imperatori (Rebellion R-One) - Rebellion - 183
5 - Prost/Piquet Jr/Heidfeld (Rebellion R-One) - Rebellion - 181
6 - Gonzalez/Albuquerque/Senna (Ligier JSP2-Nissan) - Morand - 179
7 - Dalziel/Derani/Cumming (Ligier JSP2-Nissan) - Esm - 179
8 - Rusinov/Berthon/Rast (Oreca 05-Nissan) - G - Drive - 179
9 - Menezes/Lapierre/Richelmi (Alpine A460-Nissan) - Signatech - 178
10 - Leventis/Watts/Kane (Gibson 015s-Nissan) - Strakka - 177
11 - Rao/Bradley/Merhi (Oreca 05-Nissan) - Manor - 177
12 - Cheng/Tung/Panciatici (Alpine A460-Nissan) - Alpine - 176
13 - Petrov/Ladygin/Shaytar (Br01-Nissan) - Smp - 176
14 - Sharp/Brown/Van Overbeek (Ligier JSP2-Nissan) - Esm - 175
15 - Trummer/Webb/Rossiter (CLM P1/01) - Bykolles - 172
16 - Minassian/Mediani/ (BR01-Nissan) - SMP - 171
17 - Davidson/Buemi/Nakajima (Toyota TS050) - Toyota - 170
18 - Rigon/Bird/ - Ferrari 488) - Af Corse - 167
19 - Bruni/Calado/ (Ferrari 488) - Af Corse - 166
20 - Thiim/Sørensen/Turner (Aston Martin Vantage) - Aston Martin - 166
21 - Franchitti/Priaulx/Tincknell (Ford GT) - Ganassi - 165
22 - Johnson/Mücke/Pla (Ford GT) - Ganassi - 165
23 - Perrodo/Collard/Aguas (Ferrari 458) - Af Corse - 163
24 - Dalla Lana/Lamy/Lauda (Aston Martin Vantage) - Aston Martin - 162
25 - Yamagishi/Ragues/Ruberti (Corvette C7) - Larbre - 161
26 - Lietz/Christensen/ (Porsche 911 RSR 2016) - Proton - 154
27 - Ried/Henzler/Camathias (Porsche 911 RSR) - KCMG - 154
28 - Al Qubaisi/Heinemeier Hansson/Bachler (Porsche 911 RSR) - Gulf - 153
29 - Stanaway/Rees/ (Aston Martin Vantage) - Aston Martin - 151
30 - Graves/Stevens/Jakes (Oreca 05-Nissan) - Manor - 129 giri

Ritirati
70° giro - Bernhard/Webber/Hartley
69° giro - Di Grassi/Duval/Jarvis
56° giro - Wainwright/Carroll/Barker
LP Racing