Massimo Costa - XPB ImagesLe cose in F1 non cambiano in una settimana e sullo stesso circuito di Spielberg in cui si era svolto il GP della Stiria dominato da Max Verstappen, la pole del GP di Austria l'ha conquistata nuovamente la Red Bull-Honda dell'olandese col tempo di 1'03"720. Verstappen è alla terza pole consecutiva, la quarta stagionale e la sesta in carriera. Il dominio della Red Bull è ormai evidente e il 23enne figlio dell'ex pilota Jos ne è il perfetto interprete. Da rilevare che la pole di sette giorni fa da lui ottenuta, era stata di 1'03"841, crono leggermente superiore. Questo weekend sono state impiegate le gomme super soft che offrono un migliore grip.
Ma eccellente è stata anche la qualifica di Sergio Perez che dopo prove libere complicate, ha trovato il guizzo per piazzare il terzo tempo, un colpo notevole perché il messicano si è messo dietro entrambe le Mercedes, in crisi nera. Nonostante tutti i tentativi fatti nelle prove libere del venerdì per migliorare le prestazioni della W12, alla resa dei conti Lewis Hamilton è risultato quarto e Valtteri Bottas quinto. Un passo indietro rispetto al GP della Stiria quando il finlandese aveva colto il secondo crono (ma era partito quinto per penalità) e il sette volte iridato la terza prestazione.
La bella novità della qualifica del GP di Austria l'hanno regalata due giovani piloti inglesi, Lando Norris e George Russell. Il pilota della McLaren-Mercedes ha siglato un poderoso secondo tempo riportando in prima fila il team di Zak Brown, cosa che non si verificava da San Paolo 2012 con Jenson Button (che poi vinse quella gara). Norris ha concluso in 1'03"768, ad appena 48 millesimi da Verstappen, un giro fenomenale il suo.
L'olandese ha siglato la pole nel primo tentativo, non migliorando nel secondo push, e Norris ha rischiato seriamente di portargliela via con un secondo stint tutto grinta.
La prova della MCL35M spinta dalla power unit Mercedes, mette a nudo i problemi della W12 di Hamilton e Bottas. Non è tanto un problema di potenza, ma di telaio, come si era capito già da tempo nonostante i tentativi di Toto Wolff di sottolineare come il motore Honda fosse "stranamente" più rapido del Mercedes. Giochi da paddock per cercare di mettere i bastoni tra le ruote ai rivali.
Russell invece, ha superato bene il Q1, ha lottato con i denti entrando nel Q3 con gomme medie e cacciato fuori dalla top 10 la Ferrari di Carlos Sainz (Charles Leclerc era già out), anch'esse con Pirelli medie. Un colpo pazzesco quello messo a segno da Russell, che fino ad ora non sempre era stato così graffiante, invece questa volta ha fatto ampiamente la differenza, basti guardare il compagno di squadra Nicholas Latifi, fuori subito nel Q1.
Soliti meritati applausi per l'Alpha Tauri-Honda, che si ritrova con Pierre Gasly sesto e Yuki Tsunoda settimo. La Q3 l'ha centrata anche la Aston Martin-Mercedes, ma Sebastian Vettel, ottimo ottavo, è a rischio penalità per avere ostacolato all'ultima curva Fernando Alonso, il quale stava chiudendo il suo giro veloce che probabilmente l'avrebbe portato in Q3. Lo spagnolo dell'Alpine-Renault era furioso, Vettel si è scusato con lui direttamente dall'abitacolo, ma probabilmente questo non gli eviterà una penalità. Il tedesco appena ha visto Alonso ha scartato, ma era troppo tardi. Colpa del team Aston Martin che non lo ha avvisato e ci si chiede cosa guardino nei monitor avendo loro il GPS...
E le Ferrari? Gli strateghi hanno scelto di affrontare la Q2 con le medie, come Verstappen, Hamilton, Bottas, Norris e Russell, ma hanno fallito l'approdo in Q3. L'idea è quella di affrontare un solo pit-stop in gara, partendo appunto con le medie (gli pneumatici utilizzati per fare il tempo in Q2 sono quelli con cui poi si affronta la prima parte del Gran Premio), ma rimane il fatto che la diretta rivale, la McLaren, in simili condizioni ha realizzato il secondo crono e addirittura la Williams è finita davanti alle Rosse. Vedremo se la scelta pagherà.
E veniamo alle grandi delusioni: Daniel Ricciardo è rimasto nella palude del Q2 nonostante il suo compagno Norris sia letteralmente volato in Q3. Crisi aperta per l'australiano che continua a non adattarsi alla McLaren. E male anche Esteban Ocon, ancora una volta lento e battuto da Fernando Alonso, cosa che accade ormai da quattro qualifiche consecutive. Come già una settimana fa, le Alfa Romeo-Ferrari convincono nelle libere, ma nel momento clou della qualifica, si inabissano. Almeno Antonio Giovinazzi è riuscito a passare il taglio del Q1, cosa non fatta da Kimi Raikkonen.
Sabato 3 luglio 2021, qualifica1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'03"720 - Q3
2 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'03"768 - Q3
3 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 1'03"990 - Q3
4 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 1'04"014 - Q3
5 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 1'04"049 - Q3
6 - Pierre Gasly (Alpha Tauri-Honda) - 1'04"171 - Q3
7 - Yuki Tsunoda (Alpha Tauri-Honda) - 1'04"273 - Q3
8 - Sebastian Vettel (Aston Martin-Mercedes) - 1'04"570 - Q3
9 - George Russell (Williams-Mercedes) - 1'04"591 - Q3
10 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'04"618 - Q3
11 - Carlos Sainz (Ferrari) - 1'04"559 - Q2
12 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'04"600 - Q2
13 - Daniel Ricciardo (McLaren-Mercedes) - 1'04"719 - Q2
14 - Fernando Alonso (Alpine-Renault) - 1'04"856 - Q2
15 - Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo-Ferrari) - 1'05"083 - Q2
16 - Kimi Raikkonen (Alfa Romeo-Ferrari) - 1'05"009 - Q1
17 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1'05"051 - Q1
18 - Nicholas Latifi (Williams-Mercedes) - 1'05"195 - Q1
19 - Mick Schumacher (Haas-Ferrari) - 1'05"427 - Q1
20 - Nikita Mazepin (Haas-Ferrari) - 1'05"951 - Q1